L'annuncio: «La chiesa di Astino
riaprirà in estate con i suoi tesori»

La chiesa del Santo Sepolcro, nel complesso conventuale di Astino, riaprirà nel corso della prossima estate. Ad annunciarlo è Giuseppe Pezzoni, presidente della Mia, proprietaria dell'area. «Stiamo andando avanti con i lavori».

La chiesa del Santo Sepolcro, nel complesso conventuale di Astino, riaprirà nel corso della prossima estate. Ad annunciarlo è Giuseppe Pezzoni, presidente della Mia, proprietaria dell'area. «Stiamo andando avanti con i lavori. Non posso dare una data certa, ma contiamo di arrivare, per l'estate, ad avere la disponibilità della chiesa».

Le opere d'arte che alla chiesa appartengono, gli affreschi, i quadri, il coro ligneo, gli stucchi? «Sarà una bella sorpresa. Stiamo costruendo la cosa in modo che l'apertura della chiesa coincida con il recupero e la miglior visibilità delle pitture e dell'apparato decorativo interno», oggetto di interventi «significativi». «Impressionante» definisce Pezzoni la differenza tra il prima e il dopo restauro. «Ci si rende conto di cosa ritornerà in Astino».

Il tentativo è «restituire la chiesa come luogo di culto, ma con la consapevolezza che è anche un percorso museale». Si pensi, mutatis mutandis, per avere un'idea, «al percorso sotto la cattedrale». Sulla restituzione della parte archeologica, così Domenico Egizi, direttore dei lavori: «Sono state rinvenute, tra l'altro, la giacitura originaria della chiesa e una serie di sepolture, alcune note altre scoperte alzando il pavimento».

La Fondazione «intende procedere alla pubblicazione, a settembre, di un primo quaderno sul recupero di Astino, in collaborazione con Maria Fortunati della Sovrintendenza, in cui si darà contro dei ritrovamenti». Aprendo un sarcofago, in particolare, «abbiamo riscontrato che era pietra di epoca romana, con iscritto il nome di un personaggio di una certa importanza».

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