Michela è stata trovata, sta bene
Dai carabinieri con il papà

Michela è stata ritrovata e sta bene. La conferma, senza altri dettagli per il momento, è arrivata dal magistrato che segue il caso poco dopo le 12 di giovedì. Accompagnata dal papà, la ragazzina è stata portata nella caserma dei carabinieri di via delle Valli.

Michela è stata ritrovata e sta bene. La conferma, senza altri dettagli per il momento, è arrivata dal magistrato che segue il caso poco dopo le 12 di giovedì. Accompagnata dal papà, la ragazzina è stata portata nella caserma dei carabinieri di via delle Valli.

Ai militari il compito di ricostruire quello che è accaduto dal momento della scomparsa, nel primo pomeriggio di mercoledì, fino al momento del ritrovamento.

L'aggiornamento della mattina di giovedì
I genitori l'avevano cercata invano per tutta la notte. Ma di Michela Manelli, la 14enne scomparsa dal pomeriggio di mercoledì, fin verso le 12 non si era trovata traccia. «Le abbiamo provate tutte - ci aveva detto al telefono, intorno alle 8,30 giovedì mattina il papà Mario - proprio non sappiamo dove possa essere».

«Non riusciamo a capire dove possa avere passato la notte - aveva aggiunto: siamo molto preoccupati e speriamo che qualcuno ci aiuti a ritrovarla al più presto». Per fortuna tutto si è concluso per il meglio. Intanto però il papà e la mamma, Lucia, avevano sentito tutti i compagni di scuola e le amiche del pattinaggio.

La 14enne, aveva confermato il papà, conosce molto poco del mondo al di fuori della sua casa, della scuola e del pattinaggio. «Il telefono è sempre spento, probabilmente completamente scarico: abbiamo controllato, e il caricatore è a casa. È uscita senza portarsi niente».

La gioia dell'allenatrice
«Ma dove è andata da sola?». È la domanda che per tutta la notte e la mattina aveva continuato a ripetersi anche Silvia Martina, l'allenatrice di Michela all'Olympic Dream Ice School di Zanica. Ora è all'estero, ma ha seguito costantemente l'evolversi della situazione. «Sono felice - ci ha detto al telefono - che tutto sia finito bene».

Silvia Martina parla di Michela come di «una ragazza dal carattere forte, che ama sfidare, ma non certo una ribelle. È sempre stata molto tranquilla, ma nel contempo ha sempre voluto farsi valere: anche nell'allenamento ama il confronto, ma non è certo una ragazza che farebbe chissà cosa».

«E poi - ha concluso l'allenatrice - è sempre stata una ragazza a cui piace stare nel gruppo e col gruppo: non è una di quelle che se ne va in giro da sola. Sono veramente felice che sia tornata».

In campo anche Chi l'ha visto?
L'angoscia della famiglia Manelli era approdata mercoledì sera anche a «Chi l'ha visto?»: alle 21,40 l'appello del papà, con parole strozzate in gola, quando di Michela nessuno aveva notizie ormai da sette ore. 

Cos'era successo
Michela Manelli - studentessa del liceo Mascheroni e pattinatrice dell'Olympic Dream Ice School di Zanica - era tornata a casa, in via Carlo Alberto a Colognola, con un brutto voto. Una discussione coi genitori, niente allenamento di pattinaggio per punizione. La mamma era uscita, epoco dopo era arrivata la nonna: ma Michela non c'era già più.

Subito erano partite decine di telefonate ai compagni di scuola e a quelli del pattinaggio. Poi è saltato fuori un biglietto con scritto «Questa non è la vita che voglio fare».

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