La lettera di una lettrice:
riflettere prima di fare scemenze

«Nel mese di novembre 2012 ho avuto purtroppo bisogno del 118: mio marito nel cuore della notte ha avuto un arresto cardiaco, ho chiamato il 118 che ha prontamente mandato unità mobile di rianimazione, medico infermiere e volontari e durante l' attesa l' operatore al telefono mi ha guidato al massaggio cardiaco. Solo grazie a questo intervento di altissima professionalità e a un miracolo mio marito conduce quasi la stessa vita di prima (dopo ben 45 minuti di arresto). Qui colgo anche l' occasione per ringraziare pubblicamente quanti intervennero quella notte.

Si tratta di interventi costosi che comunque il servizio sanitario nazionale ancora ci garantisce: nel leggere l' articolo riguardate quelli che sono andati sulla neve in pantaloncini mi sono veramente adirata. I gitanti si sono anche preoccupati di segnalare ai soccorsi di “spicciarsi”. Spero davvero che si rendano conto, non solo della spesa a carico della collettività, ma anche del fatto che le preziose risorse (umane e strumentali) sono state sprecate a scapito di altri. E se i medici fossero stati tutti impegnati contemporaneamente a salvare degli ...... e non avessero potuto salvare chi era in difficoltà per cause naturali? Non auguro a nessuno di trovarsi nella mia situazione di quella notte, ma mi auspico che questo episodio sia per tutti un' occasione per riflettere prima di compiere certe scemenze. Con un pizzico di fantasia si può trovare tanto divertimento anche tenendo conto delle sicurezza propria e degli altri.

Lettera firmata

© RIPRODUZIONE RISERVATA