Con «Mi accolgo, ti accolgo»
l'affido diventa stile di vita

L'affido non come servizio, ma come stile di vita accogliente. E' quanto si propone il progetto «Mi accolgo, ti accolgo. Prospettive di trasformazione dei processi di accoglienza in processi di affido», nato dalla collaborazione fra Comune di Bergamo e Asl.

L'affido non come servizio, ma come stile di vita accogliente. E' quanto si propone il progetto «Mi accolgo, ti accolgo. Prospettive di trasformazione dei processi di accoglienza in processi di affido», nato dalla collaborazione fra Comune di Bergamo  e Asl Ambito Territoriale 1 e alcuni enti privati

«Il progetto coinvolge i sei comuni dell'ambito 1 - ha spiegato Leonio Callioni, assessore alle Politiche Sociali- ed è partito dall'idea di migliorare le condizioni di quei minori che vivono in famiglie problematiche, e che sono purtroppo sempre in aumento. La soluzione della Comunità, che rimane una fondamentale struttura di accoglienza, non può e non deve essere considerata come un sistema di collocamento definitivo».

Il progetto, che è sostenuto da Fondazione Cariplo per buona parte delle spese, ha visto anche la collaborazione di Consorzio SolCo Città Aperta e dell'Istituto Palazzolo Suore delle Poverelle. Entrambi i partner si sono detti entusiasti del progetto e contenti di essere parte di quella rete che, tenendo al centro la persona, ha visto un ampio coinvolgimento e allargato il tavolo di confronto.

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