Delitto di Mozzo nel 1994
Il verdetto a 14 anni dai fatti

1994
Il delitto
Nel garage-laboratorio della casa dei Tironi viene ritrovato il cadavere di Gemma Lomboni. Il marito Michele e il figlio Flavio dicono di averla vista penzolare da una corda e di aver cercato di salvarla. Pochi giorni dopo, l'autopsia rivela che la donna è stata uccisa. Padre e figlio indagati.

2000
Il rinvio a giudizio
Il fascicolo resterà nei cassetti della Procura fino al '99, quando il pm chiude l'inchiesta chiedendo il rinvio a giudizio per padre e figlio. Richiesta accolta dal gup nel 2000.

2002
Assolti
Nel 2002 la Corte d'assise di Bergamo assolve entrambi con il secondo comma dell'articolo 530, quello che richiama la vecchia insufficienza di prove: è certo che uno dei due ha ucciso la donna, ma non si sa chi. E per il principio dell'«in dubio pro reo», nel dubbio a favore dell'imputato, scatta l'assoluzione.

2003
Figlio colpevole, papà no
Nel 2003 la Corte d'assise d'appello ribalta la sentenza: 22 anni al figlio per omicidio, non punibile per favoreggiamento il padre in quanto parente stretto.

2005
Nuova assoluzione
Nel 2004 la Cassazione annulla la sentenza e rimanda tutto alla Corte d'assise d'appello di Milano. Che nel 2005 assolve entrambi.

2008
Condanna definitiva
Nel 2006 la Cassazione azzera di nuovo. Il processo torna a un'altra sezione della Corte d'assise d'appello di Milano, che nel 2008 condanna entrambi a 22 anni. Poco dopo la Cassazione confermerà la sentenza, definitiva.

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