Allagamenti e frane per la pioggia
120 sfollati in Bergamasca

Centoventi sfollati. È il dato più drammatico dell'ondata di maltempo che venerdì 17 maggio ha investito la nostra provincia, provocando allagamenti e frane in diversi paesi.

Centoventi sfollati. È il dato più drammatico dell'ondata di maltempo che venerdì 17 maggio ha investito la nostra provincia, provocando allagamenti e frane in diversi paesi.

A Monte Marenzo due massi si sono staccati da una parete rocciosa, piombando su un'auto e sul balcone di un condominio: nessun ferito, ma 42 famiglie che vivono nella zona, in tutto 120 persone, hanno dovuto lasciare i loro appartamenti per precauzione. La Ster-Sede territoriale della Regione sta tenendo sotto controllo varie zone della Bergamasca, dove si temono cedimenti del terreno.

Numerose le zone monitorate in Valle Seriana, ad Alzano e Gandellino; in Valle Cavallina, dove si sono registrati smottamenti lungo la strada tra Grumello e Gandosso; e in Valle Brembana a Brembilla. Disagi anche in città, dove si sono allagati diversi box e scantinati.

Tragedia sfiorata, venerdì verso le 10, a Monte Marenzo, dove, per le forti piogge, due massi staccatisi da una parete rocciosa hanno investito un'auto e il balcone di un condominio, fortunatamente senza ferire nessuno. Centoventi persone, però, dopo il sopralluogo dei geologi e per ordinanza del sindaco, sono state sgomberate: 42 famiglie sono ospitate da parenti, le altre sistemate in alberghi della zona. Attimi di terrore nella frazione Levata. I due grossi massi, misti a terriccio, si sono staccati dalla parete rocciosa detta «La Pioda», sopra la linea ferroviaria Lecco-Bergamo. I due sassi, uno di circa 8 metri cubi e l'altro più piccolo di 4-5 metri cubi, dal peso di diverse tonnellate, sono caduti sui binari, tranciando cinque tralicci dell'alimentazione elettrica, con interruzione della linea ferroviaria. I massi hanno poi proseguito la loro corsa verso i due condomini sottostanti, in via Roma. Il sasso più piccolo è caduto sul terrazzino di un appartamento al primo piano, dove abitano i fratelli Giovanni e Massimo Ricci, in quel momento fortunatamente al lavoro. Il sasso più grande, invece, ha sfiorato la cabina dell'Enel e poi ha schiacciato una Peugeot, che un cinquantenne di Lecco aveva parcheggiato.

È scattato subito l'allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Calolziocorte, con il comandante maresciallo Fabio Marra, polizia ferroviaria di Lecco e Bergamo, polizia di Lecco, due squadre di vigili del fuoco, una di Lecco e l'altra di Dalmine e tanti volontari della Protezione civile, oltre a operai e tecnici delle Ferrovie. Tra i primi ad accorrere il sindaco Gianni Cattaneo con la Giunta. È stata costituita una piccola Unità di crisi nella struttura polifunzionale che ha ospitato le famiglie in quel momento presenti nelle abitazioni, mettendo a disposizione bevande e panini. È seguito il sopralluogo di alcuni geologi che ha portato, in attesa della messa in sicurezza della zona, all'ordinanza di sgombero, a firma del sindaco, dei due condomini, per circa 120 persone. Parecchie famiglie di quelle coinvolte sono state ospitate da parenti, le altre sono state sistemate in alberghi della zona. Tutto questo in attesa che il confronto tra Comune, Ferrovie e Protezione civile possa fare chiarezza sulla messa in sicurezza della zona.

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