Si chiude nel bar per rubare
I carabinieri lo scoprono a Dalmine

Si è fatto chiudere all'interno di un bar a Dalmine per mettere a segno un furto, ma quando è uscito per sua sfortuna, ha fatto scattare l'allarme e attirato l'attenzione di una pattuglia dei carabinieri di Dalmine che proprio in quel momento stava passando.

Si è fatto chiudere all'interno di un bar a Dalmine per mettere a segno un furto, ma quando è uscito per sua sfortuna, ha fatto scattare l'allarme e attirato l'attenzione di una pattuglia dei carabinieri di Dalmine che proprio in quel momento stava passando: in manette dopo un breve inseguimento a piedi è finito nella notte tra venerdì e sabato A. D. G., 23 anni di Osio Sopra, che sabato mattina è stato processato in direttissima per tentato furto.

Arrestati poco dopo anche sue suoi amici, che i militari avevano visto all'esterno del locale mentre aspettavano in auto il 23enne: si tratta di S. D. R., 20 anni di Dalmine, e di C. A. F., romeno di 27 anni di Osio Sopra. 

I carabinieri li hanno scoperti verso le 4 del mattino, passando lungo via Monte Santo a Dalmine: davanti al bar Blue Max hanno notato una Fiat Punto con due persone, che i militrai hanno riconosciuto. Nemmeno il tempo di fare inversione per andare a controllare, che hanno sentito un rumore provenire dal bar e hanno visto il 23enne uscire di corsa: alla vista della pattuglia il giovane ha abbandonato il cassetto con 350 euro ed è fuggito a piedi. Più avanti, prima di essere fermato ha gettato anche un portafoglio, con 1200 euro, preso nel locale. I carabinieri hanno poi rintracciato gli altri due giovani, arrestandoli per concorso. Difesi dall'avvocato Giacomo Gozzini hanno ammesso, quindi hanno patteggiato ciascuno tre mesi e 10 giorni di reclusione, con pena sospesa.

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