Svelato il giallo del lago rosso
Erano metalli, ruggine insomma

Ecco cos'era. L'Arpa s'è pronunciata: «L'analisi chimica dei campioni prelevati il 17 e 19 aprile nel Sebino ha evidenziato concentrazioni elevate di ferro e alluminio nelle tre postazioni campionate». Ferro, dunque ruggine.

Ecco cos'era. L'Arpa s'è pronunciata: «L'analisi chimica dei campioni prelevati il 17 e 19 aprile ha evidenziato, in particolare, concentrazioni elevate di ferro e alluminio nelle tre postazioni campionate; il ferro potrebbe giustificare la riferita tonalità rossastra delle acque».

Concentrazioni significativamente alterate, perché la presenza di metalli nell'acqua del Sebino dovrebbe essere se non zero almeno poco sopra. Per far capire, la relazione che Arpa ha presentato a Regione Lombardia allega una tabella con i valori riscontrati nelle acque prelevate dal lago a Montisola un giorno a caso, il 18 giugno 2012.

Il ferro è meno di 20, l'alluminio non pervenuto, il boro meno 20. Il 19 aprile, invece, alla foce del canale ex Italsider tra Costa Volpino e Pisogne erano, rispettivamente, 483 (il ferro), 821 (l'alluminio) e 453 (il boro).

La chiazza di metà aprile era un fiumiciattolo di ferro - e compagnia - venuto giù con la piena dell'Oglio a colorare di ruggine il Sebino. I soliti quattro amici al bar all'indomani dell'allarme lanciato da Legambiente Basso Sebino, si erano lasciati andare a illazioni, che su in alta Val Camonica qualcuno avesse ripulito le ferriere liberandosi senza troppe fisime di un bel po' di rottame. Chissà...

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