Taleggio: la frana è ancora lì
E i ciclisti la superano a piedi

Dopo due settimane di chiusura della strada tra Peghera e Olda in Val Taleggio, c'è chi comincia a perdere la pazienza. Non tanto i residenti, quanto soprattutto i ciclisti e i motociclisti del fine settimana, quelli abituati a percorrere le fresche e poco trafficate strade di montagna.

Dopo due settimane di chiusura della strada tra Peghera e Olda in Val Taleggio, c'è chi comincia a perdere la pazienza. Non tanto i residenti, quanto soprattutto i ciclisti e i motociclisti del fine settimana, quelli abituati a percorrere le fresche e poco trafficate strade di montagna che questa valle offre.

Ma se i centauri, loro malgrado, arrivati in località Corvi sono costretti a fare inversione a U e a tornare dalla strada da cui erano arrivati, tra i ciclisti c'è chi non ci sta a farsi stravolgere i piani da quell'ammasso di detriti, rocce e piante sulla carreggiata: così sollevano di peso la propria due ruote e attraversano spavaldamente il cumulo di terra per guadagnare l'altra parte e la continuazione della propria gita.

E nulla può nemmeno il sindaco di Taleggio, che ieri, incuriosito dal continuo sopraggiungere di ciclisti nonostante la strada chiusa, ha raggiunto la località Corvi, sorprendendo così un gruppo di ciclisti intenti proprio ad attraversare la lingua di terra. «È stato impressionante - spiega Alberto Mazzoleni -, si sono tolti le scarpe da ciclista e hanno percorso i 30/40 metri della frana sulla strada a piedi nudi, tra saliscendi, portandosi la bici in braccio. Una scorciatoia che dura almeno cinque minuti, quei cinque minuti in cui potrebbe succedere di tutto, dai massi pericolanti che cadono in strada alla carreggiata che cede».

«Io mi sono qualificato e ho detto che era assolutamente vietato, ma loro non hanno sentito ragioni e hanno detto che dovevano proseguire la biciclettata. Davvero un atteggiamento inaudito, tanto che ho avvisato i carabinieri, che hanno raggiunto Peghera per verificare le infrazioni».

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