Lega, Calderoli: «C'è anarchia
Troppi 4 candidati, così non va»

A venti giorni dal Congresso provinciale che dovrà decidere il successore di Invernizzi, è Calderoli a cercare di ricompattare la Lega. Il responsabile organizzativo federale del movimento si presenta all'inaugurazione della nuova sede di Albino e dice basta all'anarchia.

A venti giorni dal Congresso provinciale che dovrà decidere il successore di Cristian Invernizzi, è Roberto Calderoli a cercare di ricompattare una Lega che va in ordine sparso. Il responsabile organizzativo federale del movimento si presenta all'inaugurazione della nuova sede lumbard di Albino e dice basta all'anarchia.

Dal cuore della Valle Seriana, «culla» dei verdepadani dove però alcune roccaforti cedono e dove si sono sperimentate le prime divisioni interne (appena ricucite con l'elezione di Fausto Carrara a segretario di Circoscrizione e l'uscita da un anno e mezzo di commissariamento), l'ex ministro lancia l'appello all'unità.

Assente da un po' dalla scena pubblica, torna in gran spolvero. E striglia i suoi: «Sapere che ci sono quattro candidati al Congresso provinciale mi ha stupito perché significa che il movimento è diviso al suo interno. Quattro rappresentanti non esprimono la democrazia, ma solo l'anarchia. La scelta non sarà possibile e si dovrà rimandare. Al congresso bisogna arrivare con due nomi».

Il sollecito a scremare i pretendenti alla segreteria provinciale è tassativo. I candidati ufficiali sono l'ex assessore regionale Daniele Belotti, il sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli (presenti ieri all'appuntamento seriano), l'ex consigliere regionale Giosuè Frosio e l'ex capogruppo a Palafrizzoni (e candidata sindaco nel 1999) Raffaella Bordogna.

Trovare la quadra da qui al 29 giugno (data fissata per le assise, a Brembate Sopra, ma a questo punto potrebbe slittare) significa anche scongiurare il rischio di una guerra fratricida.

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