Lega, Maroni: «Il segretario sono io
E il prossimo sarà un giovane»

Non c'è più spazio per Umberto Bossi alla guida della Lega Nord e non c'è spazio nemmeno per i nostalgici che possono «accomodarsi fuori» dal partito. Parola di Roberto Maroni che per la prima volta ha risposto direttamente agli attacchi dei cosiddetti bossiani.

Non c'è più spazio per Umberto Bossi alla guida della Lega Nord e non c'è spazio nemmeno per i nostalgici che possono «accomodarsi fuori» dal partito. Parola di Roberto Maroni che per la prima volta ha risposto direttamente agli attacchi dei cosiddetti bossiani e all'intervista che il senatur ha concesso a fine maggio a Gad Lerner, annunciando di voler tornare segretario.

«Adesso il segretario delle Lega sono io, punto - ha detto il presidente della Lombardia a Maria Latella su Skytg24 -. Il prossimo congresso eleggerà il nuovo segretario, anticipatamente rispetto alla scadenza, e sarà un giovane». Insomma, certo non Bossi, piuttosto i nomi che fa Maroni sono quelli del segretario lombardo Matteo Salvini e del sindaco di Verona Flavio Tosi.

Maroni ha ammesso che l'intervista rilasciata dal senatur lo ha «addolorato», ha ripetuto che cose simili danneggiano il partito. Ma non pensa che il Carroccio sia alla fine perché «finché c'è la questione settentrionale, c'è bisogno di un partito come la Lega». Per lui il «fermento» dentro il Carroccio è dovuto a «qualcuno nostalgico di una stagione che ho voluto chiudere», e chi ha nostalgia «si accomodi fuori, perché non c'è più spazio».

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