Le famiglie tagliano le spese
Risparmi anche per la salute

Si risparmia sul cibo, sulle vacanze, sull'abbigliamento. E ora anche sulla salute. L'effetto crisi che sta attanagliando i bergamaschi si può leggere anche dalla contrazione del numero di esami di laboratorio e dalle visite ambulatoriali.

Si risparmia sul cibo, sulle vacanze, sull'abbigliamento. E ora anche sulla salute. L'effetto crisi che sta attanagliando i bergamaschi si può leggere anche dalla contrazione del numero di esami di laboratorio e dalle visite ambulatoriali richieste nelle strutture ospedaliere di città e provincia. 

I dati parlano, e possono essere letti da un lato come una «rinuncia» dei cittadini a fare l'esame in più per evitare di pagare il ticket, ma anche come maggiore attenzione dello stesso personale medico nel prescrivere con maggiore oculatezza e attenzione al superfluo. Sono contrazioni non da poco, comunque.

Per esempio, quelle che si leggono nell'Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo: per quanto riguarda il centro prelievi le prestazioni di laboratorio erogate nel 2011 erano in totale 199.832, mentre nel 2012 sono scese a 195.237. Di queste prestazioni quelle degli utenti paganti sono state nel 2011 59.839 e sono scese l'anno successivo a 53.979. Il calo sugli utenti paganti è tanto più importante se confrontato a quello degli esenti, che seppure segnalino anche questi un lieve calo, sono però più allineati a un trend stabile: è come se i numeri raffigurassero in modo chiaro che è proprio il «ceto medio» bergamasco, che non può accedere a un'esenzione per reddito, a soffrire in modo più violento la morsa dello stallo economico.

Ma i bergamaschi non stanno rinunciando solo agli esami di laboratorio, ma anche alle visite e prestazioni ambulatoriali: al Papa Giovanni, per esempio, le prime visite ordinarie in attività ambulatoriale sono state nel 2011 69.013, scese a 64.149 nel 2012, ovvero 4.864 in meno, con un calo del 4%.

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