Da igienista dentale alla clausura
La scelta di suor Maddalena

«Ho lasciato un lavoro ben retribuito, i viaggi e gli amici e sono partita per un nuovo viaggio. Oggi più che mai, la società chiede a una monaca una preghiera». Sono le parole di suor Maddalena di Gesù, al secolo Adua Giannini, 46 anni.

«Ho lasciato un lavoro ben retribuito, i viaggi e gli amici e sono partita per un nuovo viaggio. Oggi più che mai, la società chiede a una monaca una preghiera particolare, un consiglio, una parola di speranza, una spinta a non arrendersi. Sono merci rare nella nostra società convulsa». Sono le parole di suor Maddalena di Gesù, al secolo Adua Giannini, 46 anni, nativa di Desio, in Brianza. Domenica alle 16, nella chiesa del monastero del Terz'Ordine Regolare a Zogno, emetterà la professione monastica perpetua durante una Messa presieduta dal vescovo Francesco Beschi.

Saranno presenti i genitori, le due sorelle con mariti e figli, parenti e parrocchiani. Dopo le scuole medie, suor Maddalena lavora nello studio di un arredatore, acquisendo la passione al disegno. Poi frequenta l'istituto professionale di igienista dentale a Dalmine, lavorando per tredici anni in questo ambito, sia come dipendente, sia in proprio. Nel 1999 la svolta della sua vita, come lei stessa la definisce. «Alcuni amici di mio padre andavano in pellegrinaggio a Lourdes. Mi chiesero se volevo aggregarmi, ma non c'erano più posti. Invece, riuscii a partire perché un iscritto aveva avuto un impegno. Col senno di poi, ho visto in questo evento la mano della Provvidenza che lavorava nella mia vita». Davanti alla Madonna di Lourdes, si sente come folgorata. Sui monti per curarsi «Come impegno dopo questa intensa esperienza spirituale, al ritorno mi sono iscritta a un corso per assistenza sociosanitaria per anziani e bambini, lavorando poi per tre anni in questo ambito. Questo lavoro mi consentiva di avvicinare tante persone, dando non soltanto assistenza, ma anche parole di incoraggiamento, ascolto e vicinanza». Ogni giorno, dopo il lavoro si reca nel monastero di Paderno Dugnano, vicino al suo paese. «Entravo in chiesa per la preghiera e l'adorazione eucaristica. Però sentivo che non mi bastava e chiedevo al Signore cosa volesse da me. Poi ho trovato la risposta. Nel 2005 ho lasciato tutto e sono partita per un nuovo viaggio, cioè il pellegrinaggio verso Dio entrando in monastero, in clausura». Tempo dopo deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico, ma la convalescenza è difficile. «Il medico consigliò di farmi cambiare aria, cioè di andare in un monastero posto in un ambiente naturale più salubre, magari fra i monti. Così sono stata mandata nel monastero di Zogno». Il paese della Valle Brembana la affascina immediatamente. «Da subito, sono stata letteralmente conquistata dalla straordinaria bellezza della natura, con il verde, le montagne, il fiume. Tutto parla di pace e silenzio. Ogni giorno scopro il gusto della grandezza e della bellezza del creato, che avevo smarrito nella mia vita di corse e lavoro». Nel monastero di Zogno conclude la sua formazione. «Già al mio arrivo mi sono sentita a casa mia. Grazie alle mie passate esperienze lavorative, posso servire la comunità monastica anche nell'assistenza sociosanitaria e nel disegno, passione che continuo a coltivare».

Suor Maddalena è colpita anche da alcuni piccoli eventi, in cui vede la mano di Dio. «Come già in passato, quando accompagno le consorelle dai medici ho modo di parlare con le persone. Sento che la voce di una monaca è ascoltata e cercata, perché esprime l'amore di Dio. La gente si attende sempre una preghiera particolare e una parola di speranza. Una semplice parola buona dà molto frutto». Ora è alla vigilia del grande giorno. «Mi sento piccola di fronte a una cosa indicibilmente grande, perché con il mio "sì" mi offro a Dio, alla Chiesa e ai fratelli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA