Treviglio, la sfida si apre ora
Pezzoni: cogliamo l'occasione

«La nuova centralità di Treviglio, potenziata dalle infrastrutture in corso di realizzazione, potrà essere l'occasione per ripensare anche la città nel suo sviluppo e nelle sue relazioni». Ne è convinto Giuseppe Pezzoni, sindaco del capoluogo della Bassa e seconda città della Bergamasca per numero di abitanti.

«La nuova centralità di Treviglio, potenziata dalle infrastrutture in corso di realizzazione, potrà essere l'occasione per ripensare anche la città nel suo sviluppo e nelle sue relazioni». Ne è convinto Giuseppe Pezzoni, sindaco del capoluogo della Bassa e seconda città della Bergamasca per numero di abitanti.

Sindaco Pezzoni, le grandi infrastrutture stanno ormai occupando buona parte del nostro territorio: secondo lei è un impatto positivo o negativo?
«Stiamo vedendo giorno per giorno l'avanzare delle infrastrutture e presto ci faranno compagnia come già fanno le linee ferroviarie e la viabilità su cui abbiamo costruito un passato di prosperità e commercio. Gli scenari sono meno rosei rispetto a quando queste infrastrutture sono state pensate, perché scontiamo il cronico ritardo tra programmazione e realizzazione».

Dunque per Treviglio cosa cambia?
«Credo che la sfida si apra adesso e che la nuova centralità di Treviglio, potenziata dalle infrastrutture in corso di realizzazione, possa essere l'occasione per ripensare anche la città nel suo sviluppo e nelle sue relazioni. Una migliore qualità della vita e dei trasporti, una migliore qualità dell'ambiente e nuove opportunità di crescita».

Ora si parla di potenziare il turismo nella Bassa. Ma in che modo?
«Beh, anni fa c'era chi aveva pensato a uno sviluppo di "Gera d'Adda 2000": sembrava avveniristico, ma oggi è realtà. La consapevolezza che sta sempre più maturando in ciascuna delle amministrazioni locali sta spingendo verso forme di iniziative di rete, penso per esempio a "Pianura da scoprire", che facciano conoscere le potenzialità turistiche dei nostri territori, sia a chi non li vive sia a noi che li viviamo. È questo un primo passo ormai avviato per un percorso virtuoso».

Proprio «Pianura da scoprire» ha recentemente definito le linee guida per la mobilità dolce nella media pianura lombarda. A Treviglio qual è la situazione delle piste ciclabili e dei collegamenti in bici con gli altri comuni?
«La città di Treviglio si è dotata nel tempo di una rete di piste ciclabili che la rendono unica e lo stesso si può dire dei viali alberati. Stiamo proseguendo un disegno che ci permette sia di completare la maglia interna della viabilità ciclabile, sia di potenziare i collegamenti con i comuni vicini».

Un esempio?
«Il lotto di via Brignano è in fase di asfaltatura: un ulteriore tassello a un mosaico per la viabilità a due ruote».

Recentemente si è insediato il nuovo Consiglio di amministrazione del neonato distretto agricolo della Bassa. Quali vantaggi potrà dare alla pianura questo organismo?
«Crediamo nella tradizione e crediamo nel futuro: il distretto valorizza il settore primario e ci permette di lavorare, anche in questo caso, in una logica di collaborazione che supera le dimensioni della singola azienda o del singolo comune. È un'iniziativa alla quale abbiamo aderito davvero volentieri e che supportiamo convintamente come amministrazione comunale: esserci significa condividere la sfida per l'orgoglio della nostra agricoltura e dei suoi prodotti».

L'Expo 2015 si avvicina inesorabilmente come appuntamento per tutta la Lombardia e non solo. Come si stanno preparando Treviglio e la Bassa?
«Non saremo alla periferia di Expo se sapremo fare sistema di tutto quanto già si sta attuando. Per Treviglio poi le linee suburbane consentiranno il collegamento col centro espositivo di Rho in poco più di un'ora. Un tempo "normale" per coloro che vivono nelle grandi capitali e che a noi permette di essere concorrenziali con altre aree. Ricettività da potenziare, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, promozione del nostro territorio e delle nostre tradizioni: sono obiettivi ancora raggiungibili, nonostante la crisi, che ci daranno modo di proseguire il percorso che, anche con gli interventi sopra citati, abbiamo avviato e continuato in questi anni».

Fa. Co.

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