Pirovano: «Bilancio miserabile
Ma i trasporti non aumenteranno»

La Provincia di Bergamo ha «un bilancio da poveri cristi»: così il presidente Ettore Pirovano che però ha annunciato una buona notizia. «Siamo riusciti a mantenere invariata la tariffa trasporti, quindi i biglietti dei bus non aumenteranno.

La Provincia di Bergamo ha «un bilancio da poveri cristi»: così il presidente Ettore Pirovano che però ha annunciato una buona notizia. «Siamo riusciti a mantenere invariata la tariffa trasporti, quindi i biglietti dei bus non aumenteranno così come non verranno toccati i servizi offerti dal progetto Spidis a sostegno dei disabili sensoriali: stiano tranquille le famiglie».

La giunta provinciale si è riunita giovedì proprio per l'esame del bilancio di previsione 2013. Garantiti anche 2 milioni di euro in più alla viabilità per la manutenzione strade e 330 mila euro in più (da 600 mila a 930 mila) all'Ambiente per il controllo delle emissioni in atmosfera.

"In sostanza abbiamo cercato di mitigare la portata dei tagli usando buon senso e sensibilità, facendo il possibile per non toccare i servizi per noi essenziali quali il sostegno al mercato del lavoro, alla disabilità, all'ambiente e alla viabilità e sacrificando tutto ciò che purtroppo è diventato superfluo quali i contributi ad associazioni, società pubbliche e private, sagre, feste e manifestazioni varie - spiega ancora il presidente -. Per quanto riguarda la Cultura, il servizio interbibliotecario (catalogazione e trasporto dei libri) resterà invariato e a carico della Provincia fino a fine anno dopo di che passerà ai Comuni ai quali trasferiremo in toto il finanziamento regionale”.

Tra i tagli figura l'eliminazione dei 430.000 euro all'Università di Bergamo e dei 100.000 euro ad Abf per il progetto delle fattorie didattiche.

Capitolo risparmi: un 20% arriva dai tagli ai costi della politica, con la riduzione dei numero degli assessori e la rinuncia da parte dei consiglieri di una quota destinata a finanziare la loro attività; tagliati i costi postali di un ulteriore 15%; meno 73% per cento per le spese della presidenza (a disposizione quest'anno 430 mila euro, di cui 200 mila a Bergamo Capitale, 30 mila per il Giro d'Italia, 10 mila per Bergamo nella Storia e 5 mila per Santa Lucia); risparmio del 35% dall'Avvocatura (tra tagli di compensi e diminuzione di cause perse) e del 33% le consulenze per le Grandi infrastrutture.

"Ma la cosa più irritante sono i milioni di euro che lo Stato ci toglie - in parte direttamente e in parte con l'Rc Auto - tra spending review (7 milioni e 800 mila) e mancata applicazione del federalismo fiscale (6 milioni e 200 mila). A fronte di questo - conclude il presidente - mi amareggia dire che non avremo il milione di euro da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà per la crisi”. Il bilancio passerà ora all'esame delle commissioni consiliari e infine in consiglio per l'approvazione.

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