Il Palamonti dei bergamaschi
si «specchia» in piazzale Bonatti

Il piazzale antistante il palamonti è stato intitolato a Walter Bonatti. Il legame tra l'alpinista e Bergamo non si fondava solo sulla passione per la montagna ma sulla condivisione di quei valori che stanno alla base della comunità e del rispetto per le persone.

«Spero che i giovani si appassionino alla montagna e spero soprattutto che il mondo della montagna e i club alpini non si limitino a istruirli sulle tecniche alpinistiche, ma offrano loro anche un altro genere di insegnamento; qualcosa che abbia a che vedere, oltre che con le pareti e le vie, con l'uomo e i suoi valori».

Così aveva detto Walter Bonatti in un'intervista rilasciata in occasione della sua ultima visita a Bergamo, quella con cui nel maggio del 2007, aveva messo definitivamente alle spalle le «ombre» e le incomprensioni maturate in passato con il Cai bergamasco.

E ieri che il sodalizio, assieme alla città intera, ha nuovamente abbracciato l'alpinista scomparso nel settembre 2011, intitolandogli il piazzale di fronte al Palamonti, queste parole diffuse dagli altoparlanti durante la cerimonia stessa hanno assunto un significato ancora più forte. Come se il Cai ne avesse fatto tesoro, decidendo di celebrare proprio lui, il grande scalatore bergamasco, certamente una delle figure più cristalline dell'intera storia alpinistica.

Ha ricordato il sindaco Franco Tentorio: «Il legame tra Bonatti e Bergamo non si fondava solo sulla passione per la montagna ma nella condivisione di quei valori che stanno alla base della comunità e del rispetto per le persone».

«Sono molto emozionata – dice Rossana Podestà, compagna di Bonatti – perché venire qui a Bergamo mi ha riportato ad anni lontani, ma felici, quelli in cui frequentavamo la Presolana».

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