Inchiesta Sea a Milano
Spunta il nome di Ravasio

Ci sarebbe anche Renato Ravasio, noto commercialista bergamasco, tra gli indagati nell'inchiesta milanese sulla mancata quotazione in Borsa della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi.

Ci sarebbe anche Renato Ravasio, noto commercialista bergamasco, tra gli indagati nell'inchiesta milanese sulla mancata quotazione in Borsa della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi. La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito perquisizioni nelle sedi di Milano e Roma del fondo F2i nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Sergio Spadaro.

Documenti sono stati acquisiti negli uffici della Provincia di Milano. L'ipotesi di reato è manipolazione del mercato. Nell'inchiesta, nata da un esposto presentato dalla Sea l'anno scorso in Procura e in Consob, da quanto si è appreso, sarebbero indagati per manipolazione del mercato oltre a Ravasio, che è vicepresidente di Sea, anche il socio di F2i (e rappresentante del fondo nel Cda Sea) e il presidente di F2i Vito Gamberale. La vicenda al centro delle indagini - sono ancora alle battute iniziali - riguarda il ritiro dell'offerta di collocamento che avrebbe dovuto portare più di sei mesi fa Sea allo sbarco in Borsa.

Quotazione a cui si era opposto il fondo F2i lamentando un'eccessiva svalutazione della società aeroportuale. In seguito al ritiro dell'offerta di collocamento, il presidente di Sea Giuseppe Bonomi era stato incaricato dal Cda di agire nell'interesse della società per ottenere un risarcimento del danno. Sul mancato collocamento sia Maia che Ravasio hanno già risposto anche alla Consob spiegando che la Sgr, pur favorevole alla quotazione in Borsa di Sea, aveva ritenuto che in quel momento non fosse opportuna. Intanto sul fronte milanese si scatena la polemica politica, anche perché proprio oggi si rinnova il Consiglio di amministrazione di Sea.

I soci presenti in aula saranno solo due: il rappresentante del Comune di Milano che detiene il 56% delle azioni e quello di F2i, che possiede il restante 44%. Il sindaco Pisapia ha presentato la sua lista di sette componenti. Ad aprirla il banchiere Pietro Modiano (ex direttore generale di Banca Intesa e prima ancora in Unicredit) che assumerà la presidenza. Seguono Susanna Zucchelli, (che ha lavorato negli aeroporti di Venezia, Olbia e Bologna), Salvatore Brigantini (ex commissario Consob e attualmente amministratore delegato dello scalo di Bologna), Mario Anastasio Aspesi (fino all'anno scorso sindaco di Cardano al Campo nel cui territorio sorge Malpensa).

Nutrita la rappresentanza di consulenti e personaggi del mondo finanziario milanese: Susanna Stefani (socio fondatore di Governance Consulting); Barbara Poggiali (partner del fondo Earlybird Ventures); Edoardo Lecaldano (presidente Alice Ventures). Per statuto la maggioranza avrà 5 posti. Gli altri 2 a F2i che intenderebbe confermare l'attuale vice presidente Renato Ravasio e il consigliere Mauro Maia. Ma sulla vicenda ci sono forti pressioni politiche affinché il socio privato receda dalle sue intenzioni sulla scorta delle recenti notizie giudiziarie.

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