Incidenti, in bici una vittima su 10
La zona più a rischio è la Bassa

La bella stagione è arrivata e sulle strade sono tornate a sciamare le biciclette. E, purtroppo, non sono mancati gli incidenti. Anche mortali. Il tributo di vittime della strada tra i ciclisti è alto e, quello che è peggio, si mantiene costante.

La bella stagione è arrivata e sulle strade sono tornate a sciamare le biciclette. E, purtroppo, non sono mancati gli incidenti. Anche mortali. Il tributo di vittime della strada tra i ciclisti è alto e, quello che è peggio, si mantiene costante.

Dal 1° gennaio del 2000 sulle strade della Bergamasca hanno perso la vita poco meno di 1.500 persone tra loro ci sono 140 ciclisti pari a poco meno del 10% dato che, pur attestandosi alcuni punti al di sotto della media nazionale del periodo, è tutt'altro che rassicurante.

Esaminando i dati dell'arco di tempo compreso tra il 2000 e il 2012 si possono notare due tendenze. In Bergamasca, a fronte di una drastica diminuzione del numero delle vittime della strada – scese dalle 168 del 2000 alle 58 dello scorso anno (-65,48%) – non si è avuta una analoga riduzione dei ciclisti deceduti in incidenti stradali che sono passati dai 13 del 2000 ai 7 dello scorso anno (-46,16%) pari al 12%.

Questo è sicuramente un primo dato di allarme. Il secondo aspetto che emerge riguarda l'età dei ciclisti deceduti a causa di un incidente stradale: il numero delle vittime cresce con il crescere degli anni. La zona più a rischio è la Bassa.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 26 giugno

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