Bruno lascia un bambino di 10 mesi
Moglie distrutta: tragedia immensa

«Erano le 9 e stavo giocando con nostro figlio nel lettone – racconta la moglie Maria –. All'improvviso qualcuno ha citofonato. Una visita inaspettata. Era la polizia. Mi sono chiesta: come mai la polizia qui? Li ho fatti salire».

«Erano le 9 e stavo giocando con nostro figlio nel lettone - racconta la moglie Maria -. All'improvviso qualcuno ha citofonato. Una visita inaspettata. Era la polizia. Mi sono chiesta: come mai la polizia qui? Li ho fatti salire». E le hanno dovuto dare la notizia che le ha stravolto la vita, la sua e quella del piccolo Daniele.

Era la polizia stradale di Seriate giunta in corso Europa 4/A a Ghisalba per mettere al corrente la donna del tragico incidente stradale di poche ore prima a Cassinone, a circa otto chilometri di distanza da Ghisalba, dove aveva perso la vita il suo Bruno.

«È una tragedia immensa - ha detto ieri, gli occhi rivolti al piccolo Daniele, 10 mesi, che giocava nel girello nel soggiorno -. Mio marito stava andando a lavorare, avrebbe dovuto iniziare il primo turno, come sempre faceva».

Bruno Salvi era molto conosciuto in zona e la notizia della tragica morte si è subito diffusa in paese, anche tra il vicinato che ricorda Bruno come un uomo molto riservato e un gran lavoratore. Originario di Albano Sant'Alessandro, Salvi lavorava alla Plastik di Albano come operaio, «attento, preciso e serio», sottolineano addolorati i vertici aziendali.

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