L'addio al papà di Ghisalba:
«Il dolore dell'intera comunità»

Una folla commossa si è ritrovata stamattina, sabato 13 luglio, a Ghisalba per dare l'ultimo saluto a Bruno Salvi: l'operaio 45enne e papà del piccolo Daniele, di soli 10 mesi, che ha perso la vita nel terribile incidente stradale accaduto mercoledì mattina a Cassinone.

Una folla commossa si è ritrovata stamattina, sabato 13 luglio, a Ghisalba per dare l'ultimo saluto a Bruno Salvi: l'operaio 45enne e papà del piccolo Daniele, di soli 10 mesi, che ha perso la vita nel terribile incidente stradale accaduto mercoledì mattina a Cassinone di Seriate.

L'uomo era al volante della sua Fiat Punto e stava andando a lavorare ad Albano, paese di cui era nativo. Sulla provinciale 498 l'impatto frontale con un suv gli è stato fatale. Un lungo corteo, stamattina, ha accompagnato il feretro dell'operaio dalla camera ardente allestita a casa fino alla parrocchiale dove è stata celebrata la messa funebre.

Al funerale hanno preso parte numerose centinaia di persone. La parrocchiale era gremita: c'erano la vedova Maria, tutti i familiari, gli amici, i colleghi di lavoro di Bruno, gli amministratori comunali (anche il sindaco di Albano Maurizio Donisi) e le associazioni del paese. Sulla bara sono stati deposti un cuscino di rose rosse e una fotografia in bianco e nero del defunto.

Nell'omelia il parroco don Antonio Guarnieri si è rivolto ai fedeli: «In questo momento di dolore affidiamoci alle parole di Dio, le parole umane risulterebbero fastidiose. Quanto è successo ci ha lasciato tante domande. Ci chiediamo perché Bruno sia stato strappato all'affetto della sua famiglia adesso e in questo modo. Il dolore di una famiglia è il dolore di una comunità intera».

«Signore, aiutaci a credere che siamo nelle Tue mani - ha detto il parroco di Ghisalba -, dacci la forza di sperare che Bruno viva in Te. Non sia turbato il nostro cuore. La nostra vita è di Dio e noi apparteniamo a Lui. Signore, donaci un cuore pieno di Fede». Dopo la messa la bara è stata accompagnata verso il cimitero locale dai colleghi di lavoro di Bruno.

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