Concordati e fallimenti
Emergenza in Tribunale

Concordati in aumento vertiginoso, fallimenti che registrano ogni settimana, o quasi, un nuovo record, esecuzioni immobiliari in aumento e con le vendite praticamente ferme al palo: e a far fronte alla mole di lavoro, un numero sempre più sparuto di magistrati.

Concordati in aumento vertiginoso, fallimenti che registrano ogni settimana, o quasi, un nuovo record, esecuzioni immobiliari in aumento e con le vendite praticamente ferme al palo: e a far fronte alla mole di lavoro, un numero sempre più sparuto di magistrati e personale amministrativo, in lotta costante con carte e urgenze.

È l'ultimo baluardo prima della crisi, la sezione Fallimenti del Tribunale di Bergamo, e i numeri parlano da soli: oltre 150 fallimenti da gestire nei primi sei mesi del 2013, un numero di concordati che già ora supera il totale complessivo registrato lo scorso anno, con giornate di udienza per le esecuzioni immobiliari che ormai superano senza problemi i 130 fascicoli ogni volta.

I numeri dell'attività della sezione parlano da soli, e fanno da specchio molto realistico alla crisi economica di questi anni, senza lasciare margine di dubbio: e quando poi dai numeri si passa a vedere la sostanza, il quadro se possibile peggiora ulteriormente.

Già, perché se una volta ad arrivare al fallimento o alla richiesta di concordato erano aziende di per sé già in qualche modo deboli o a rischio, ormai i nomi che girano sono anche quelli di grosse realtà del circondario, negli anni passati indicate a modello di solidità finanziaria, che nella loro caduta spesso trascinano un largo entourage di ditte collegate e fornitori, con effetto a catena che di mese in mese diventa sempre più evidente e proietta lo spettro (quanto mai concreto) della crisi economica anche sui prossimi anni.

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