Una bufera contro Calderoli:
Vendola: «Deve dimettersi»

«L'autore della porcata del Porcellum, l'autore della scellerata maglietta con gli insulti antiislam, si scatena ora con parole vergognose verso il ministro Kyenge. È chiaro ed evidente che Calderoli non può rappresentare degnamente il vertice del Senato».

«L'autore della porcata del Porcellum, l'autore della scellerata maglietta con gli insulti antiislam, si scatena ora con parole vergognose verso il ministro Kyenge. È chiaro ed evidente che Calderoli non può rappresentare degnamente il vertice del Senato». Lo dice il leader di Sel Nichi Vendola. «Noi invece - aggiunge - siamo davvero onorati di poter ospitare ministro Kyenge alla festa nazionale di Sel a Milano il 27 luglio insieme a Laura Boldrini».

«Il senatore Calderoli rappresenta un caso di gravissimo sdoppiamento di personalità. Quando presiede il Senato lo fa con equidistanza. Quando parla da leghista tocca le vette della massima volgarità politica e civile. Il suo insulto al ministro Kienge è totalmente incompatibile col suo ruolo di vicepresidente del Senato». Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in merito alle dichiarazioni di Calderoli sul ministro Kyenge.

«Le parole del vicepresidente del Senato Calderoli rivolte al ministro Kyenge sono inaccettabili. Non è possibile e non è degno che un importante rappresentante delle nostre istituzioni insulti, con parole volgari e offensive e razziste una cittadina italiana e ancora di più una donna che oggi, da ministro, rappresenta il nostro Paese». Lo sottolinea Anna Finocchiaro del Pd. «Domani - annuncia - il Pd in Aula a Palazzo Madama chiederà conto a Calderoli delle sue affermazioni. Nel frattempo mi auguro che il vicepresidente del Senato trovi la dignità di spiegare e di scusarsi con il ministro Kyenge».

«Non ci sono giustificazioni possibili alle offese che il vicepresidente del Senato Calderoli ha rivolto al ministro Cecile Kyeng»". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, in merito alle dichiarazioni del vicepresidente di Palazzo Madama, Roberto Calderoli. «Già troppe volte il ministro è stato attaccato sul piano personale per la sua provenienza e per il colore della sua pelle, offese inaccettabili in un Paese che si vuole moderno, democratico e civile».

«Chi rappresenta le istituzioni - aggiunge il presidente del Senato - ha il dovere di farlo mostrando rispetto e decoro in ogni occasione, anche agli incontri di partito, di dare l'esempio e dimostrare che la politica può e deve indicare la strada verso il futuro, non rivangare i più riprovevoli rigurgiti razzisti che speravamo fossero ormai alle nostre spalle».

«La quantità di messaggi che mi stanno arrivando in queste ore - conclude il presidente Grasso - mi danno però la felice certezza che i cittadini del nostro Paese rifiutano questi comportamenti in modo netto e totale. Come presidente del Senato mi auguro che il vice presidente Calderoli si scusi ufficialmente e pubblicamente con il ministro Kyenge al più presto. A lei va tutta la mia solidarietà e l'invito a proseguire nel suo eccellente lavoro con rinnovato entusiasmo».

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