Il giurista: «È istigazione al razzismo
La Procura di Bergamo apra il fascicolo»

«Le offese di cui è stata oggetto il ministro Kyenge configurano il reato di istigazione al razzismo previsto dalla legge Mancino e la Procura di Bergamo, a mio avviso, dovrebbe quanto prima aprire un fascicolo con questa ipotesi di reato». È l'opinione del giurista Gianluigi Pellegrino.

«Le offese di cui è stata oggetto il ministro Kyenge configurano il reato di istigazione al razzismo previsto dalla legge Mancino e la Procura di Bergamo, a mio avviso, dovrebbe quanto prima aprire un fascicolo con questa ipotesi di reato».

È l'opinione del giurista Gianluigi Pellegrino in merito al caso sollevato dalla dichiarazioni di Roberto Calderoli. "Mi sembra che questo aspetto non sia ancora stato evidenziato e preso in considerazione - afferma Pellegrino - mentre andrebbe approfondito anche a seguito dei fenomeni emulativi da parte di altri esponenti politici, come l'assessore veneto Daniele Stival, che fanno rimbalzare altre offese dello stesso tenore di quella fatta da Calderoli".

"Parole di questo tipo - sottolinea il giurista - sono del tutto al di fuori dall'ambito della libertà di critica politica. Il quadro è ben diverso e il giudice ordinario ha già più volte chiarito qual è il perimetro della critica politica".

© RIPRODUZIONE RISERVATA