Val Camonica, morti 2 bimbi
S'indaga per duplice omicidio

I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare molto per spegnere l'incendio, causato probabilmente da una tanica di benzina trovata vicino a una bombola di gas. Il padre estratto vivo dalle fiamme (ha l'85% del corpo ustionato) più volte denunciato per stalking. S'indaga per duplice omicidio.

Due bambini sono morti e un adulto è rimasto gravemente ferito in un incendio in una palazzina a Ono San Pietro nel Bresciano. I due bambini morti a Ono San Pietro sono due fratelli di 9 e 13 anni mentre l'adulto gravemente ferito è il padre di 40 anni, residenti in paese in un palazzo di pochi piani.

Il dolore del parroco - «Qualcuno mi ha detto che ha sentito uno scoppio prima che scoppiasse l'incendio»: don Pierangelo, parroco di Ono San Pietro, è stato uno dei primi ad accorre sul luogo della tragedia, nella palazzina di due piani del piccolo comune montano del Bresciano, in val Camonica.
«Mi hanno telefonato per avvisarmi - spiega all'Ansa - e mi hanno detto che si era sentito uno scoppio. Io non saprei dire, la casa vista dall'esterno mostra solo qualche segno di fumo. Il fuoco ha fatto danni solo all'interno». Il sacerdote che ha preso possesso della parrocchia solo il 25 maggio scorso non conosceva a fondo la famiglia.
«Ho incontrato i nonni dei bimbi - spiega - e loro due li ho visti domenica scorsa. So che i genitori erano separati e i bambini stamani erano in casa con il babbo nell'appartamento in affitto. Questa è una tragedia che ha colpito profondamente tutta la piccola comunità».

Il cordoglio del sindaco - «È una tragedia che colpisce l'intera comunità ma prima di fare qualsiasi analisi, dobbiamo capire esattamente cosa è successo. Sappiamo che i genitori erano separati e la situazione era pesante: i rapporti tra loro erano tesi, la donna aveva denunciato minacce e aveva paura che il marito potesse fare qualcosa, ma prima di tutto aspettiamo di capire com'è andata» . È quanto ha detto Elena Broggi, sindaco di Ono San Pietro (Brescia) commentando la tragedia avvenuta questa mattina nel suo paese. Ancora incerte le cause, non si esclude il gesto estremo del padre, separato da un paio d'anni dalla moglie.

Più volte denunciato - Era stato più volte denunciato per stalking dalla ex moglie il padre dei due bambini morti questa mattina in un incendio a Ono San Pietro. I due erano separati da quattro anni e da tre anni l'uomo viveva in affitto nell' appartamento andato a fuoco.

Il lavoro dei vigili del fuoco - I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare molto per spegnere l'incendio, causato probabilmente da una tanica di benzina trovata vicino a una bombola di gas, e lo hanno estratto ancora vivo dalle fiamme anche se l'uomo ha l'85% del corpo ustionato.

L'avvocato della moglie: una tragedia annunciata - Non è stato un incidente ma una "tragedia annunciata" l'incendio in cui sono morti Davide e Andrea Iacovone, secondo Pierluigi Milani, l'avvocato della madre Enrica Patti, da alcuni anni separata da Pasquale Iacovone, ora ricoverato in gravi condizioni. "Nessuno parli di incidente - ha detto -. È una tragedia annunciata. C'erano dieci denunce a carico di quest'uomo per stalking. Proprio ieri è stata fissata la prima udienza per un processo ad ottobre".

L'ultimo messaggio su Facebook - «Davide il mio grande calciatore» è l'ultimo commento postato sulla propria pagina Facebook da Pasquale Iacovone, ricoverato in grandi condizioni dopo l'incendio in cui sono morti i suoi due figli a Ono San Pietro, nel bresciano. Iacovone l'ha postato il 2 giugno insieme a una foto del bambino in tuta con al collo quella che sembra una medaglia.
Non è l'unica foto sua e di Andrea, il fratellino più grande che ha messo su Facebook. La maggior parte dei suoi post sono vignette divertenti, tipiche del web, qualche segno del suo tifo per il Milan, però ci sono anche alcuni messaggi personali. «Ore 00.20 - ha scritto il 6 gennaio - sono a letto con i miei bambini.....suona il citofono.....mi hanno perquisito casa........ chi?..........e perché.............?». E il 21 gennaio: «Sarà un piacere pubblicare i nomi delle persone che si sono messi di mezzo .....parliamo un pò di loro...così a Ono San Pietro avranno altro da parlare....». Il 26 novembre aveva scelto una citazione di Chuck Palahniuk: «Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte è l'unica scelta che hai. E quando accade, sei intoccabile».

Il papà ricoverato a Padova - È ricoverato al centro grandi ustionati dell'ospedale di Padova Pasquale Iacovone, che ha riportato gravi ustioni nell'incendio in cui sono morti i due figli, Andrea e Davide. Lo ha riferito il capitano dei carabinieri di Breno Roberto Rapino spiegando che l'autopsia dei due bambini sarà eseguita domani. «Le cause sono in corso di accertamento. Non trascuriamo nulla». Al momento c'è una ipotesi di incendio a carico di ignoti.

Si indaga per duplice omicidio - Si indaga per duplice omicidio, e il fascicolo aperto dal pm Eliana Dolce è allo stato contro ignoti, per la morte di Andrea e Davide Iacovone, i bambini di 12 e 9 anni deceduti oggi per un incendio nell'appartamento del padre che ora è ricoverato a Padova in gravissime condizioni. La notizia ha trovato conferma in ambienti della Procura di Brescia.

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