Influenza, vaccinazione a rischio
L'allarme dei medici di famiglia

«Caro presidente, se non coinvolgi i medici di famiglia, la sanità territoriale è a rischio di decomposizione. Noi ci siamo, aspettiamo solo un cenno dal governo regionale». È un vero grido d'allarme quello lanciato dai medici di base.

«Caro presidente, se non coinvolgi i medici di famiglia, la sanità territoriale è a rischio di decomposizione. Noi ci siamo, aspettiamo solo un cenno dal governo regionale».

È un vero grido d'allarme rivolto a Roberto Maroni, presidente della Lombardia, quello lanciato dalla Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) regionale. Toni forti, in un comunicato che parla di «postazioni di guardia medica smantellate», solleva la possibilità che sia a rischio «la campagna autunnale di vaccinazione antiinfluenzale sostenuta dai medici di famiglia», ma rileva anche come l'Adi (Assistenza domiciliare integrata), sia «gestita indipendentemente dal settore sanitario».

La preoccupazione è forte e rincara la dose Guido Marinoni, segretario bergamasco della Fimmg, tesoriere dell'Ordine dei medici. «Davanti a noi – spiega – c'è il vuoto. Ci sentiamo orfani e dimenticati. La sanità lombarda sembra pensare a tecnologia e ricerca, cose giustissime, certamente. Ma se manca la medicina primaria, quella di base, non si va da nessuna parte».

Sembra che manchi interesse. «Per la campagna vaccinale – insiste Marinoni – ancora non ci sono i soldi: anche in questo caso, cosa si farà?».
I medici di famiglia vorrebbero un cenno dalla Regione, convinti che servano coordinamento e strategia, oltre a investimenti su infrastrutture e servizi.

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