Fabio supera tutte le difficoltà
Non udente, ora è un ingegnere

Bastano buona volontà ed organizzazione e si arriva dappertutto. Si potrebbe riassumere così la filosofia di Fabio Bosatelli, 22 anni, che giovedì, insieme ad altri suoi colleghi, è stato proclamato dottore in Ingegneria edile. Fabio è un ragazzo non udente.

Bastano buona volontà ed organizzazione e si arriva dappertutto. Si potrebbe riassumere così la filosofia di Fabio Bosatelli, 22 anni, che giovedì, insieme ad altri suoi colleghi, è stato proclamato dottore in Ingegneria edile, con la votazione di 90/110 al dipartimento di Ingegneria dell'ateneo bergamasco di Dalmine.

L'aula magna era gremita, ma dopo il discorso del direttore del dipartimento e le proclamazioni dei nuovi dottori ha fatto presto a svuotarsi, con la folla di amici e parenti scivolata nel cortile, pronta a festeggiare a suon di brindisi.

Per Fabio la giornata è stata ancora più densa di emozioni: Fabio è sordo, ma ciò non gli ha impedito di svolgere brillantemente il suo percorso di studi. La diagnosi è arrivata all'età di un anno: sordità bilaterale profonda.

Da qui è stato un susseguirsi di logopedia e musicoterapia; logopedia svolta non in modo classico, ma in ambito normale, a casa, grazie alle dritte della logopedista. Dopo elementari e medie frequentate a Pedrengo, dove abita con la madre Carmen e il padre Alessandro, Fabio si è iscritto al Mascheroni, dove si è diplomato con 78/100.

Il racconto della sua vittoria su L'Eco di Bergamo del 20 luglio

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