Cronaca / Hinterland
Sabato 20 Luglio 2013
«Culture in cammino» a Bergamo
Terzi: rete turistica per Expo 2015
Dopo Varese e Mantova, sabato 20 luglio ha fatto tappa nella Bergamasca, «Culture in cammino», progetto istituzionale di Assessorato itinerante, volto alla riscoperta del patrimonio culturale lombardo, voluto dall'assessore regionale Cristina Cappellini.
Dopo Varese e Mantova, sabato 20 luglio ha fatto tappa nella Bergamasca, «Culture in cammino», progetto istituzionale di Assessorato itinerante, volto alla riscoperta del patrimonio culturale lombardo, voluto dall'assessore a Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini. Ad accompagnare la titolare regionale della Cultura in provincia di Bergamo, anche l'assessore ad Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Terzi.
Gli assessori hanno visitato in mattinata il Museo del Presepio di Dalmine, che raccoglie numerosi esemplari di epoche diverse, dai presepi napoletani settecenteschi, fino a quelli contemporanei, oltre che esemplari provenienti da tutte le parti del mondo e realizzati con ogni materiale.
«Come visitatore che entra per la prima volta nel museo - ha dichiarato l'assessore Cappellini - mi ha colpito la capacità di alcuni maestri, di costruire un presepe in un'arachide, in una noce o in un fiammifero, oltre naturalmente allo splendore dei pezzi antichi, ai presepi storici di grande pregio e valore, un patrimonio veramente ricco».
«Delle varie zone del mondo - ha aggiunto - hanno attirato la mia attenzione in particolare i presepi sudamericani, per la grande vivacità cromatica e per l'allegria che sprigionano, tipica della loro cultura, che ogni presepe rispecchia».
«Culture in cammino - ha detto ancora l'assessore Cappellini - è un progetto che ha come finalità l'andare sui territori a scoprire quelle bellezze, quei gioielli meno noti, o che hanno bisogno di interventi o di più attenzione da parte della Regione. Una grande opportunità, anche nell'ottica di Expo, per valorizzarli e farli conoscere ai più, mettendo a sistema tutto questo patrimonio».
«Noi ci mettiamo in cammino, ma anche a disposizione delle realtà locali, dei Comuni - ha proseguito l'assessore - con l'intento di ascoltare il territorio, ascoltare i sindaci e di lavorare in stretta sinergia con le autonomie, accogliendo le istanze che provengono dal territorio e cercando di intervenire con azioni concrete».
«Il tour che la collega Cappellini sta facendo nella terra bergamasca - ha dichiarato l'assessore Terzi - è emblematico dell'attenzione di Regione Lombardia nei confronti delle nostre eccellenze culturali. Nella provincia orobica abbiamo tante ricchezze che vanno sempre più inserite nella rete turistica in vista di Expo 2015 e che, mi auguro, potranno contribuire a sostenere la candidatura di Bergamo a Capitale della Cultura europea».
«Lo spirito dell'Assessorato itinerante "Culture in cammino" - ha concluso l'assessore Cappellini - è proprio la volontà di uscire dai Palazzi e andare sul territorio, perché toccare con mano e vedere con i propri occhi è il modo migliore per conoscere i nostri luoghi».
«Nel pomeriggio abbiamo visitato le chiese romaniche di San Tomè, ad Almenno San Bartolomeo, San Giorgio e San Nicola ad Almenno San Salvatore, con l'ausilio di guide di grande rilievo che ci hanno illustrato ogni aspetto e peculiarità, per poi concludere con la visita al Monastero di Astino, per il quale Regione Lombardia ha già stanziato 1.400.000 euro. La Regione da diversi anni segue il progetto di restauro della chiesa, che speriamo di vedere presto ultimato», ha spiegato nel pomeriggio l'assessore Cappellini.
«Abbiamo apprezzato l'ospitalità dei sindaci e dei volontari - ha continuato l'assessore Cappellini - che ci hanno guidato alla scoperta di queste bellezze, di cui i nostri territori sono ricchi, quindi il bilancio della giornata non può che essere positivo».
«Oggi abbiamo visto tre facce diverse di Bergamo e della cultura bergamasca, quella della tradizione con il presepio, quella religiosa, che è molto radicata nella nostra terra, con le chiese romaniche, e poi il Monastero di Astino, che è un gioiello che si sta recuperando grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privato», ha spiegato l'assessore Terzi.
«Possiamo dire che il filo conduttore di tutta la giornata è stato proprio questo - ha concluso l'assessore Terzi - l'interazione tra il pubblico e il privato, e l'attivazione di preziose sinergie, finalizzate alla conservazione di luoghi e tradizioni che andrebbero altrimenti perse».
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