Dormi Kate, dormi beata
Fallo per le mamme normali

Ammettiamolo. Nel momento in cui è stato annunciato il lieto evento l'abbiamo invidiata un po' tutte. Perché, dopo i dolori del travaglio e la fatica del parto abbiamo pensato subito al dopo.

Ammettiamolo. Nel momento in cui è stato annunciato il lieto evento l'abbiamo invidiata un po' tutte. Perché, dopo i dolori del travaglio (e anche quelli reali son comunque stellari) e la fatica del parto (non c'è epidurale che tenga), abbiamo pensato subito al dopo. A lei, duchessa in vestaglietta di seta, che si trastulla il pargolo reale nel reparto 5 stelle superior dell'ospedale vip.

La combriccola di mamme disperate, quelle che in ospedale ci sono state il minimo indispensabile e che non hanno dormito un minuto perché la compagna di stanza ha scelto di tenersi il pupo in camera la notte, un po' Kate la detestano pure. In fondo, sotto sotto, la detestiamo tutte: per la sua silhouette perfetta sotto gli abiti bon ton premaman che ci ha sbattuto in faccia in questi mesi, ma soprattutto per la valanga di regali che arriveranno a Kensington Palace mentre noi abbiamo dovuto elemosinare la bilancia dalla vicina di casa e la solita amica perfida ci ha riciclato un'orribile tutina che anche noi, a nostra volta, abbiamo infilato nel cassetto per il prossimo immancabile baby-regalo. Altro che sonaglino di Tiffany & Co., altro che parure di spugne Frette e corredino cifrato: la mamma moderna vive di body eternamente da smacchiare, ha dovuto pagare qualcuno che ricamasse i bavaglini (mica siamo state lì a grattarci la pancia) e ha dimenticato l'ultima volta che ha mangiato un pasto completo senza essersi alzata da tavola dalle 10 alle 20 volte per esaudire tutti i bisogni del pargolo.

Ma Kate no: lei saprà anche ricamare e, soprattutto, lei non potrà permettersi occhiaie e macchie sui vestitini color pastello. Lei non dovrà scervellarsi per organizzare la giornata del piccoletto mentre è in giro ad inaugurare centri commerciali e a fare ciao ciao con la manina; non dovrà suddividere al centesimo il budget del mese tra baby-sitter tiranniche, la retta del nido e il corso di nuoto. Intanto, arrivato l'annuncio reale con Londra che festeggia il futuro re, si sprecano i commenti tra gruppetti di mamme che, attaccate al telefono, stanche e nervose, chiacchierano fitto fitto mentre recuperano a notte fonda i pupazzi distribuiti per casa. Kate le può solo immaginare: parlano a bassa voce, sennò il pargolo si sveglia, e immaginano la duchessa che spinge la carrozzina reale sui suoi tacchi borghesi e con la piega perfetta sotto il cappellino nuovo. Poi le domande più ridicole: ma William glielo farà un «brillocco» come regalo per la nascita? Chissà che ciabattine userà per andare in giro per l'ospedale super lusso?

Domande particolarmente inutili. Perché l'utile è già una certezza. Le mamme lo sanno. Lei tornerà a casa e non dovrà preoccuparsi di scongelare la pizza del supermercato perché avrà un brodino nutriente pronto ad aspettarla. Altro che trascinarsi dal divano alla sedia mentre il pupo urla a più non posso sperando solo che qualcuno arrivi a darti il cambio per farti una doccia lampo in santa pace. Diciamolo, però: grazie Kate. Perché è vero che ti invidiamo, ma sparlando di te possiamo sognare un po' anche noi. E sperare di tutto cuore una cosa, la più importante: che tu possa dormire, e dormire ancora. Tutte quelle interminabili ore che noi abbiamo perso per cullare pupi urlatori, innervositi da coliche e malattie virali varie. Dormi Kate, per favore. Dormi per tutte noi e ci farai immensamente felici.

Fabiana Tinaglia

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