Un polo per canoe e kayak
per rilanciare il Lago di Endine

C'è, per ora solo sulle carte, ma c'è. Il nuovo centro remiero per canoe e kayak del lago di Endine a Ranzanico è qualcosa più di un'idea: ci sono i primi progetti e, soprattutto, è arrivata una prima benedizione da Antonio Rossi.

C'è, per ora solo sulle carte, ma c'è. Il nuovo centro remiero per canoe e kayak del lago di Endine a Ranzanico è qualcosa più di un'idea: ci sono i primi progetti e i rendering e, soprattutto, è arrivata una prima benedizione da chi, in canoa, ha vinto tutto: l'olimpionico Antonio Rossi, ora assessore regionale allo Sport.

Da lui un messaggio di sostegno al sindaco Sergio Buelli e agli imprenditori che puntano a realizzare un'innovativa struttura turistica e sportiva: un centro remiero dove atleti e turisti potranno trovare spogliatoi, palestra, assistenza e rimessaggio.

L'impianto rientra nell'ambito del piano Roncaglia previsto dal Pgt: insieme a un albergo, un bed and breakfast e sei ville singole da costruire in un'area verde posta a monte della statale 42, il centro remiero, grande 400 metri quadrati, verrà realizzato in riva al lago e, dettaglio non trascurabile, non occuperà territorio non edificato: visto che il piano Roncaglia ha già scatenato la minoranza consiliare, e tenendo anche conto delle indicazioni arrivate dagli enti superiori, il Comune ha trovato un'intesa con i titolari dell'albergo-ristorante «La Romanella», sulla sponda del lago.

«Abbiamo dato la nostra disponibilità per accogliere il centro remiero - spiega il titolare Luciano Bolandrina - e il progetto preliminare prevede che la nostra sala per i ricevimenti al piano terra venga trasformata nel centro sportivo». Sui disegni, ecco quindi comparire spogliatoi, infermeria, spazi per le barche e, sul lago, due pontili per la messa in acqua delle canoe e lo spazio per i giudici di gara. Prima invece il centro remiero era previsto in un'area verde.

«Il lago di Endine - aggiunge Buelli - ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono attraente per i canoisti e gli appassionati di sport d'acqua. Non ha onde, non ha correnti e ha poco vento; inoltre può contare su una lunghezza lineare, senza curve, di due chilometri e 200 metri, perfetta anche per le gare nazionali e internazionali». Ed è stato proprio Antonio Rossi ad allargare l'orizzonte degli amministratori locali. «I laghi lombardi - ha spiegato - vengono scelti da molte nazionali straniere di canoa come base per gli allenamenti. Anche il lago della Val Cavallina ha buone potenzialità, e non ci dobbiamo dimenticare per esempio della pista ciclopedonale che lo circonda: gli allenatori potrebbero seguire in bicicletta da qui le imbarcazioni tenendo i tempi degli atleti. E poi bisogna partire dal basso, dalle gare regionali, per arrivare a organizzare eventi più prestigiosi, anche di livello nazionale».

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