La guerra per la maxi eredità
tra droga, misteri e denunce

Se questa storia non fosse reale, ci sarebbero tutti gli ingredienti per farne la trama di un romanzo giallo. Metti tre vedove che combattono a suon di atti giudiziari per un'eredità composta da una mega villa a Miami, Florida, diverse decine di auto d'epoca....

Se questa storia non fosse reale, ci sarebbero tutti gli ingredienti per farne la trama di un romanzo giallo. Metti tre vedove che combattono a suon di atti giudiziari per un'eredità composta da una mega villa a Miami, Florida, diverse decine di auto d'epoca, auto nuove, quote societarie, conti correnti.

Ma anche una tenuta a Villa di Serio, teatro di un omicidio. Aggiungi un contorno di reciproche accuse di avvelenamento e vilipendio di cadavere, ipotesi di bare «scambiate», dettagli «pulp» come presunti prelievi post-mortem di cuoio capelluto. Un mistero fitto, su cui oggi stanno cercando di far luce due procure: Sanremo e Bergamo.

Al centro c'è la vicenda di Carillo Pesenti Pigna, rampollo della famiglia fondatrice della cartiera Pigna di Alzano Lombardo, morto nel febbraio 2011 in ospedale a Miami – dove da tempo si era trasferito –, per una grave forma di cirrosi, a 43 anni, dopo una vita di lusso, eccessi e guai giudiziari. Era sposato con Jeanette Billot, 36 anni, nata a Portorico.

Prima di lei, però, altre due donne furono al suo fianco, come compagne (non le sposò). La prima è Inca Mayta Crémieux, oggi quarantaduenne, di Ospedaletti, appartenente a una notissima famiglia di commercianti sanremesi, madre di due dei tre figli di Carillo, un ragazzo e una ragazza, che oggi hanno 16 e 15 anni, eredi di buona parte delle fortune del padre.

La terza donna è Mariane McGowan, brasiliana: diede a Carillo il suo terzo figlio, che oggi ha 6 anni. Fra le tre (ma in particolare fra le prime due) è in atto oggi una battaglia a colpi di cause civili e accuse penali, con la cospicua eredità di Carillo a far da sfondo.

Sembra che Carillo, un mese prima di morire, avesse stipulato un accordo post-matrimoniale negli Usa con la consorte Jeanette Billot, che sostanzialmente stabiliva questo: dopo la sua morte, la moglie avrebbe ereditato la villa di Miami e i numerosi regali ricevuti nel corso della vita insieme, mentre ai figli sarebbe andata l'eredità costituita dai beni italiani di Carillo, fra proprietà e quote societarie.

L'accordo è però contestato dall'ex compagna di Carillo, Inca Mayta Crémieux, che tutela gli interessi dei figli minori di Carillo e anche quello avuto dalla brasiliana McGowan. La Crémieux ha intentato due cause civili negli Usa contro la Billot, affinché l'accordo per la proprietà della villa in Florida venga dichiarato nullo. Non solo: Mayta, tramite l'avvocato milanese Giovanni Briola, ha presentato una denuncia alla procura di Sanremo, sostenendo che la Billot avrebbe somministrato droghe a Carillo, prima che questi morisse. A quale scopo? Fargli firmare l'accordo post-matrimoniale sull'eredità.

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