La vicenda del promotore
Perquisiti abitazione e ufficio

Quindici uomini, un controllo simultaneo in quattro luoghi almeno. Il blitz scattato martedì mattina prima delle nove tra Fiorano al Serio e Valbondione segna un passo in avanti nell'inchiesta che vede Benvenuto Morandi.

Quindici uomini, un controllo simultaneo in quattro luoghi almeno. Il blitz scattato martedì mattina prima delle nove tra Fiorano al Serio e Valbondione segna un passo in avanti nell'inchiesta che vede Benvenuto Morandi indagato per appropriazione indebita per presunti ammanchi nei conti di alcuni suoi clienti al Private banking di Intesa SanPaolo di Fiorano, dove il primo luglio è stato sospeso dalla carica di direttore.

I controlli sono scattati intorno alle 8,45, in contemporanea, e hanno visto impegnati i carabinieri della compagnia di Clusone. Quattro uomini si sono presentati nella filiale della banca, in media valle, trattenendosi fin dopo l'una.  Un lavoro lungo di acquisizione di materiale utile alle indagini, ma anche di confronto con gli ispettori della banca, impegnati da oltre un mese nei controlli.

Contemporaneamente i carabinieri si sono presentati nell'abotazione di Morandi, a Valbondione, ma anche nella sua baita a Fiumenero, in municipio, nell'ufficio che Morandi occupa in quanto sindaco e, pare, nel bed & breakfast di Fiumenero gestito dalla moglie.

In tutti i luoghi i militari si sono fatti accompagnare da Morandi; sono state perquisite anche le automobili in dotazione alla famiglia.

L'intervento, disposto dalla Procura della Repubblica di Bergamo, intende fare chiarezza sulle procedure adottate da Morandi con i suoi clienti.
Quanto a Morandi, ai carabinieri della compagnia di Clusone impegnati nei controlli sarebbe parso «tranquillo e collaborativo». Elemento, questo, che il suo legale, l'avvocato Angelo Capelli, conferma.

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