L'Egitto è nel caos: 270 morti
La Farnesina: evitate i viaggi

L'Egitto è nel caos: i morti mercoledì sera erano almeno 270. La Farnesina ha invitato a non fare viaggi, se non sul Mar Rosso o sulla costa Nord. I tour operator italiani ribadiscono che le violenze nelle strade del Cairo non sta avendo ripercussioni sui nostri connazionali.

Nessun problema di sicurezza per i turisti italiani in Egitto, nonostante il Paese sia in fiamme: i tour operator italiani ribadiscono che le violenze nelle strade del Cairo non sta avendo ripercussioni sui nostri connazionali che si trovano nel Paese.

La Farnesina però invita gli italiani a non fare viaggi in Egitto con «destinazioni diverse dai resort in Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice, Hurghada) e nella costa nord (Marsa Matrouh, El Alamein)», dove per ora non ci sono elementi di criticità. L'aggiornamento ViaggiareSicuri che sconsiglia fortemente anche le escursioni.

La situazione
In Egitto la repressione ha fatto, a mercoledì sera, 270 morti. Dichiarato lo stato di emergenza per un mese dopo che l'esercito ha sgomberato con la forza i sostenitori di Morsi: la polizia ha aperto il fuoco mentre la folla ha presto d'assalto le chiese. Attaccata la biblioteca di Alessandria. Si è dimesso un il presidente ElBaradei.

I turisti italiani in calo
Il numero dei turisti italiani, proprio a causa del precipitare della situazione politica degli ultimi mesi, si è ridotto dell'80% rispetto all'anno scorso.

"Non ci aspettavamo un'azione così traumatica da parte delle autorità. Siamo comunque in continuo contatto con i nostri rappresentanti locali e con i funzionari egiziani del ministero del turismo e tutti ci hanno ripetuto che per i turisti la situazione è tranquilla", afferma il presidente della Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) Fortunato Giovannoni, sottolineando che già da tempo a tutti coloro che scelgono una vacanza per l'Egitto viene ripetuto di "evitare gli assembramenti e le piazze dove si tengono le manifestazioni".

"Le autorità - prosegue - tutelano al massimo la sicurezza dei turisti. Certo, non possiamo escludere che singole persone vadano a fare i curiosi nelle piazze dove si tengono le manifestazioni, ma a tutti i nostri associati abbiamo dato indicazioni precise".

Tra i 1.500 e i 2.500 turisti italiani, dice Giovannoni, si trovano nelle località sul Mar Rosso, da Marsa Alam ad Hurgada fino a Sharm el Sheikh, o a Marsa Matrouh, sul Mediterraneo. Al Cairo invece, ci sarebbero meno di mille persone: numeri nettamente inferiori rispetto agli anni passati, che non riguardano solo l'Italia ma tutti i Paesi europei.

"L'instabilità politica ha provocato un calo dell'80% sulle partenze dall'Italia, dell'85% al Cairo - spiega il presidente della Fiavet - ed è fermo anche il 50% delle crociere sul Nilo". Anche all'Astoi, l'Associazione dei Tour operator che aderiscono a Confindustria, non risultano problemi per gli italiani.

"Siamo in contatto con i nostri soci locali e con la Farnesina, al momento non abbiamo segnalazioni particolari" provenienti dai resort. La situazione, spiega il presidente, Flavia Franceschini, è in sostanza "invariata rispetto alle settimane scorse": dopo gli avvisi del ministero degli Esteri le escursioni sono limitate alle zone limitrofe ai villaggi turistici mentre sono sospesi tutti i tour dell'Egitto classico, quelli che comprendono Il Cairo, Luxor, Assuan e le crociere sul Nilo.

"Ai turisti - si limitano a dire dall'Ente del turismo egiziano in Italia - non è mai accaduto nulla. Non ci sono problemi di sorta per loro".

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