Senza mani e piedi, ma può guidare
Castione, la conquista di Renato

«Sali in auto che ti porto a fare un giro». È l'invito di Renato Visinoni, il primo in Italia a ottenere una patente speciale per la guida degli autoveicoli nonostante l'amputazione di mani e piedi.

«Sali in auto che ti porto a fare un giro». Parole pronunciate con soddisfazione e con il sorriso dipinto sul viso: quasi come quello di un neopatentato che non vede l'ora di passare dallo stato di passeggero a quello di autista. È l'invito di Renato Visinoni, il primo in Italia a ottenere una patente speciale per la guida degli autoveicoli nonostante l'amputazione di mani e piedi, a seguito di una setticemia che avrebbe potuto costargli la vita.

Renato ce l'ha fatta ancora e oggi ci può parlare della sua ultima conquista, un punto di arrivo che qualche mese fa sembrava impossibile. L'ex barista assapora così un altro po' di indipendenza, soprattutto se si considera l'importanza dell'auto per chi vive in un paese di montagna. Renato infatti abita a Rusio, Castione della Presolana. Montiamo quindi sulla sua auto, un suv particolarmente accessoriato e modificato apposta per lui. Mentre guida racconta: «Non è stato semplice districarsi tra le pratiche burocratiche. Stavo ormai per perdere le speranze». L'iter è durato circa due anni.

La sua nuova quattro ruote è un suv grigio scuro accessoriato apposta per lui (una Ford Kuga), dove l'elettronica e i comandi vocali gli permettono di tornare in strada senza troppe difficoltà. C'è un pomello che permette di girare il volate con la mano sinistra, mentre con la destra si aziona la leva collegata con il freno. È inoltre dotata di una centralina vocale. Con le parole si posso attivare i segnali di direzione, comandare i tergicristalli, accendere i fanali, suonare il clacson e mettere le quattro frecce. Renato, per collaudare il veicolo e per esercitarsi in vista dell'esame, ha già macinato un po' di chilometri.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 agosto

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