Addio al «mago della pizza»
Premiato a livello mondiale

Il gran maestro della pizza, Luigi Esposito Jorio, titolare delle pizzerie «Il galletto d'oro» di Mozzo e «Il galletto d'oro 2» di Martinengo, è morto venerdì scorso all'età di 66 anni, lasciando nel dolore la moglie Lidia, le figlie Barbara e Katia.

Il gran maestro della pizza, Luigi Esposito Jorio, titolare delle pizzerie «Il galletto d'oro» di Mozzo e «Il galletto d'oro 2» di Martinengo, è morto venerdì scorso all'età di 66 anni, lasciando nel dolore la moglie Lidia, le figlie Barbara e Katia, i generi Nicola e Pierpaolo e i nipotini, Daniele, Leonardo, Lucia e Riccardo.

Per raccontare Luigi Esposito basterebbe ricordare la montagna di premi e riconoscimenti ricevuti in 25 anni di attività, da quando cioè, nel gennaio del 1988, aveva aperto la sua pizzeria alla Dorotina di Mozzo. L'ultimo premio è sicuramente il più importante, perché di livello mondiale e, soprattutto, perché riconosciuto dall'ente certificatore della pizza napoletana «a regola d'arte».

Luigi Esposito, insieme a questo prestigioso riconoscimento, aveva ricevuto dall'Accademia della pizza a regola d'arte il «Cornicione d'oro» per la migliore professionalità: un premio che riconosce di fatto a livello mondiale (ne vengono assegnati pochissimi ogni anno) la pizza napoletana di qualità.

Nello scorso mese di marzo, reduce da un intervento chirurgico di una certa entità, ci aveva mostrato orgoglioso la targa della vera pizza napoletana, quella con il «cornicione» alto e soffice, che si ottiene con pasta rigorosamente lavorata a mano. Nato a Napoli, aveva incominciato a infornare pizze dall'età di 8 anni. Dopo aver lavorato anche a Siracusa, si era trasferito a Bergamo nel 1965. I funerali saranno celebrati lunedì 26 agosto alle 10, nella parrocchia di Mozzo.

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