Zingonia nasceva 50 anni fa
Doveva esserci un porto fluviale

A distanza di cinquant'anni dire che il progetto non è andato in porto è corretto anche dal punto di vista letterale. Perché nell'idea di grande città che doveva essere Zingonia nei sogni dell'imprenditore Zingone, era compreso un porto fluviale.

A distanza di cinquant'anni dire che il progetto non è andato in porto è corretto anche dal punto di vista letterale. Perché - forse pochi lo sanno - nell'idea di grande città che doveva essere Zingonia nei sogni dell'imprenditore Renzo Zingone, era compreso veramente un porto fluviale.

Doveva sorgere al posto dei campi a nord di Verdello e Verdellino e a est di Osio Sotto, con quattro grandi moli e alimentato da un canale navigabile collegato alla rete dei navigli milanesi. Mezzo secolo dopo lì ci sono ancora i campi, visto che, si sa, il progetto «Zingonia città» venne realizzato solo in minima parte.

E c'è la protesta - andrà in scena proprio martedì 3 settembre ma a Bergamo, davanti all'Aler di via Mazzini - del Comitato residenti torri di Zingonia costituitosi per contrastare la demolizione dei sei condomini Anna e Athena.

Andare oggi, in tempo di crisi economica, a spulciare i progetti che iniziarono a concretizzarsi tra la fine del 1963 e l'inizio del '64, in pieno boom economico per l'Italia, può riservare più di una sorpresa. La prima è senza dubbio il canale navigabile, che avrebbe dovuto raggiungere Zingonia da sud, passare sotto corso Europa all'altezza dell'attuale quartiere Rio Isolo e proseguire fino ai campi poco a nord, dove si sarebbe dovuto appunto costruire il grande porto, nelle intenzioni un punto di riferimento per il commercio e l'imprenditoria di tutta la zona.

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di martedì 3 settembre

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