La festa dell'oro di Scanzorosciate
L'Eco cafè si affianca al Moscato

A Rosciate, da giovedì a domenica 8 settembre, torna la «Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, organizzata dall'associazione «Strada del moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi». Sarà allestita anche la redazione mobile de L'Eco café.

Una quinta di teatro di segantiniana memoria, con dorsali e crinali che si rincorrono attraverso vallette ombrose e macchie di robinie. Un anfiteatro naturale di rara bellezza, dove emergono lunghi filari di vigne e terrazzamenti vitati.

Siamo nelle famose colline di Scanzorosciate, nella magica conca che dalla Tribulina, da una parte, e dal Monte Bastia, dall'altra, scende a Negrone e Rosciate, nel «regno del Moscato», dove si produce il famoso moscato rosso, il più importante vino da meditazione della Bergamasca, quello che un tempo il grande Napoleone Bonaparte chiamò «moscatello». Un vero e proprio angolo di Toscana alle porte della città.

E qui, a Rosciate, in uno dei quattro centri di cui si compone il Comune di Scanzorosciate (gli altri sono Scanzo, Negrone e Tribulina-Gavarno), da giovedì a domenica 8 settembre, ritorna in scena la «Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, organizzata dall'associazione «Strada del moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi», che vede la partecipazione del Comune di Scanzorosciate (il sindaco ne è il presidente pro-tempore) e la collaborazione del Consorzio tutela moscato di Scanzo.

Sarà allestita anche la redazione mobile de L'Eco café.

Una manifestazione che, giunta alla sua 8ª edizione, è già diventata un importante evento. Infatti, oltre a proporsi come vetrina vitivinicola, con protagonisti i 22 produttori locali del Moscato di Scanzo, riuniti ormai da 30 anni in consorzio, la festa si qualifica quest'anno per il recupero di antiche, quanto preziose, matrici storiche, presentate in una mostra documentale, dal titolo «Moscato di Scanzo: un dono DIVINO giunto dall'Oriente», curata dall'architetto e storico locale Corrado Fumagalli. Del resto, è proprio il Moscato il protagonista della festa, prezioso passito a Denominazione di origine controllata e garantita (l'unica Docg della Bergamasca e la più piccola d'Italia), che si presenterà a tutti i visitatori lungo un suggestivo percorso di casette in legno distribuite nell'affascinante borgo storico di Rosciate.

I produttori associati all'associazione «Strada del Moscato e dei sapori scanzesi» proporranno in degustazione il proprio passito, ne illustreranno le qualità e i possibili abbinamenti, ma metteranno in mostra anche altri vini, come pure prodotti locali, in primis miele, olio, frutta e ortaggi, tutti provenienti dalle colline scanzesi. A fare da cornice al percorso degustativo un ricco programma di iniziative, tutte da scoprire: aperitivi di alta qualità, assaggi di piatti tipici, presentazione di prodotti biologici e di nicchia; ma anche la tradizionale rievocazione storica medievale con il «Palio del Moscato», intrattenimenti musicali sulle note del blues, camminate e degustazioni guidate lungo i tre itinerari della «Strada del Moscato», ospiti speciali e molto altro ancora.

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