Papà di Jihan e il camionista eroe
Abbraccio commosso in ospedale

Si sono finalmente incontrati e abbracciati, nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove la piccola Jihan è ancora ricoverata in gravi condizioni. Abdelhamid Haddach, il papà della bimba e il camionista eroe Ion Purice.

Si sono finalmente incontrati e abbracciati, nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove la piccola Jihan è ancora ricoverata in gravi condizioni. Abdelhamid Haddach, il papà della bimba e il camionista eroe Ion Purice, accompagnato dal datore di lavoro Robertino Bonato, venerdì mattina si sono emozionati e hanno pianto insieme.

«Io e Ion abbiamo deciso di andare a trovare Jihan e la sua famiglia e siamo partiti da Rovigo senza dire niente a nessuno, volevamo che fosse una sorpresa - spiega Bonato, titolare della Bierreti trasporti di Porto Viro -. È stato bello incontrare il papà e stringergli la mano, dopo tutto il clamore che c'è stato su questa vicenda. Vedere la bambina in quel lettino è stato doloroso e speriamo con tutto il cuore che si svegli. Sappiamo che è stata operata una terza volta per una frattura al braccio destro ma è ancora in coma farmacologico e non si sa quali danni neurologici abbia riportato».

Ci sono stati attimi di commozione in ospedale: «Piangeva anche Ion, ci siamo abbracciati - racconta Abdelhamid Haddach - è stato emozionante. Mi hanno portato un regalo per Jihan e gliel'ho messo accanto al letto. Quando si sveglierà lo aprirà da sola. I medici ci hanno detto che bisogna ancora aspettare, la mia bimba è in condizioni stabili ma non sappiamo quando aprirà gli occhi. Noi siamo qui in ospedale tutti i giorni, preghiamo che si salvi».

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