Cronaca
Mercoledì 11 Settembre 2013
Scuola al via, soldi dalla Regione:
325 milioni, 207 nell'ottica lavoro
Regione Lombardia destina agli studenti lombardi quasi 325 milioni di euro, la gran parte dei quali (207,6) allo scopo di favorirli nel trovare un lavoro a scuola. È uno dei dati salienti sottolineati dall'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea.
Regione Lombardia destina agli studenti lombardi quasi 325 milioni di euro, la gran parte dei quali (207,6) allo scopo di favorirli nel trovare un lavoro a scuola. È uno dei dati salienti che l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea ha presentato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di mrcoledì 11 settembre alla sede dell'Ufficio scolastico regionale della Lombardia, insieme al direttore generale Francesco de Sanctis, alla vigilia del primo giorno di scuola per milioni di studenti.
UN BUON ANNO SCOLASTICO - «Voglio augurare un buon anno scolastico a studenti, insegnanti e famiglie - ha detto l'assessore Aprea - e, perché sia davvero un buon anno, Regione Lombardia mette in campo risorse ingenti destinandole ad alcuni specifici ambiti: il potenziamento della digitalizzazione nelle scuole (9,4 milioni), con il progetto "Generazione Web 2", che prevede formazione specifica anche per i docenti; la Dote Scuola (77,5 milioni); gli interventi (15 milioni) per la messa in sicurezza degli edifici e - soprattutto a Milano - per l'eliminazione della presenza di amianto negli istituti».
LA SFIDA DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI - «La vera sfida su cui vogliamo continuare a impegnarci - ha continuato l'assessore - investe i Poli tecnico professionali, che devono confermarsi come il luogo di sintesi di un'alleanza vincente tra scuola e azienda. Stiamo lavorando per consolidare reti stabili tra imprese e istituti scolastici, in modo da promuovere la condivisione di risorse umane, laboratori, progettualità e ricerca tecnologica in diretta collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale».
LE CIFRE DELL'ISTRUZIONE - In Lombardia esistono 8.803 scuole, di cui 5.453 statali, frequentate da 1.172.33 studenti, e 3.350 non statali con 340.925 alunni. La provincia con il maggior numero di studenti è Milano, con 350.937 ragazzi che frequentano le statali e 155.443 iscritti alle non statali; seguono Brescia, Bergamo e Varese. Tutti i dati, suddivisi per provincia, sono disponibili da domani sul sito http://www.istruzione.lombardia.gov.it/ .
«Il problema della scuola in Lombardia - ha commentato il direttore generale dell'Ufficio scolastico per la Lombardia Francesco De Sanctis nel corso della conferenza stampa di stamattina - riguarda i dirigenti scolastici: abbiamo 415 reggenze su 1.149 scuole nella regione, con in capo anche due istituti insieme; a Milano i dirigenti scolastici sono 214 di ruolo e 112 in reggenza».
E, mentre l'assessore Aprea, in merito alla vicenda del concorso per presidi ancora fermo in Lombardia, si augura che «I tempi per il nuovo concorso siano ridotti drasticamente», De Sanctis sottolinea che, con il recente decreto scuola approvato dal Consiglio dei ministri, «Abbiamo avuto una boccata d'aria: l'esonero dei vicari dall'insegnamento non risolve, ma almeno allenta il problema».
LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE - L'assessore Aprea ha anche evidenziato l'eccellenza raggiunta dalla Formazione professionale in Lombardia, un settore cui sono destinati 185 milioni di euro per l'anno scolastico 2013-2014. In particolare gli iscritti al primo anno sono 14.911 (circa il 14 per cento del totale degli studenti), mentre il totale degli iscritti ai Cfp è di 42.650 alunni. Con lo slogan «Studiare in azienda e trovare lavoro a scuola» Regione Lombardia sta spingendo su apprendistato e tirocinio, considerati strumenti formidabili a disposizione dei giovani fino a 24 anni per costruirsi la loro «occupabilità».
«Investiamo 30 milioni per la formazione degli apprendisti - ha precisato Aprea - e, a oggi, sono arrivati a 1.400 gli assunti per qualifica, laurea, dottorato e master. Con l'accordo siglato il 30 luglio le scuole possono attivare percorsi finalizzati al conseguimento del diploma attraverso l'apprendistato».
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