«Io, incinta a 17 anni e senza soldi
Eleonora salvò me e mia figlia»

«Eleonora ha fatto nascere la mia bambina quando avevo 17 anni. Io l'ho concepita, ma è grazie a lei se sono arrivata fino in fondo, se ho tenuto duro, se mia figlia è una ragazza sana e serena. Non ha mai voluto un soldo».

Aveva 17 anni Anna (nome di fantasia), era una studentessa di Ragioneria al Lotto di Trescore. A lei e al suo giovane fidanzato, era caduto il mondo addosso. Lui era militare, mentre a casa c'era una situazione anche più difficile, perché il papá di Anna se n'era andato.

Si viveva con lo stipendio da insegnante della mamma di Anna, che non è un granché. «Eravamo in una situazione difficile io e mia mamma - racconta Anna -, eravamo da sole, c'erano pochi soldi. E mi avevano riscontrano la toxoplasmosi, una malattia che può causare malformazioni gravissime al bambino, al suo sviluppo fisico e mentale».

«Eleonora ha fatto nascere la mia bambina. Io l'ho concepita, ma è grazie a lei se sono arrivata fino in fondo, se ho tenuto duro, se mia figlia oggi ha 13 anni ed è una ragazza sana e serena. Non ha mai voluto un soldo, nemmeno per le medicine costose che faceva arrivare dalla Svizzera. Mi visitava tutte le settimane, in gravidanza ho dovuto fare un sacco di esami e non ne ho pagato nemmeno uno».

«Non ho parole per dire il dolore che sento per averla persa in un modo così assurdo. Ma lei così ha dimostrato fino in fondo di che pasta era fatta. Un medico, colui che cura chi sta male. Semplicemente».

Intanto, continuano le indagini sul doppio investimento mortale di domenica sera a Chiuduno. La Procura ha sequestrato le immmagni delle telecamere di via Kennedy che smentirebbero la versione di Vicky Vicky, l'investitore, che giovedì 12 settembre davanti al Gip ha corretto la sua deposizione dicendo che era molto spaventato, che era come se la macchina andasse da sola e che non si è reso conto di andare addosso a qualcuno. Venerdì il Gip deciderà se Vicky deve restare in carcere.

Leggi le quattro pagine dedicate all'argomento su L'Eco di venerdì 13 settembre

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