Le Mura venete sito dell'Unesco
Da Roma arriva il primo via libera

La commissione nazionale dell'Unesco ha detto sì alla proposta di riconoscere le Mura venete patrimonio dell'umanità. Bergamo guida il progetto internazionale che ha avuto il via libera da Roma e che vede in corsa altre quattro italiane.

La commissione nazionale dell'Unesco ha detto sì alla proposta di riconoscere le Mura venete patrimonio dell'umanità. Bergamo guida il progetto internazionale che ha avuto il via libera da Roma e che vede in corsa altre quattro italiane (Venezia, Chioggia, Palmanova e Peschiera del Garda,) oltre a sei città murate di Croazia e Montenegro.

È Luciana Frosio Roncalli, consigliere delegato del sindaco per la candidatura, a farsi portavoce della soddisfazione dell'amministrazione comunale: «Siamo felici che l'Italia abbia deciso di puntare su di noi. Aspettiamo questo sì da un anno, è stato un cammino lungo e faticoso ma finalmente siamo vicini all'iscrizione nella Tentative list».

L'elenco che - analogamente alla Short list della candidatura di Bergamo a Capitale europea della Cultura nel 2019 - porta il progetto a un passo dall'approvazione definitiva. «Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVIII secolo nel Mediterraneo» che puntano alla tutela dell'Unesco comprendevano, inizialmente, anche le fortificazioni di Grecia e Cipro. Poi i due stati, travolti da difficoltà politiche ed economiche, si sono ritirati dal progetto.

«Non disperiamo di recuperarli - dice Luciana Frosio Roncalli -, ci siamo dovuti fermare al golfo di Venezia ma sarebbe bello poter ampliare il gruppo e spingerci più ad Est». Ottenuto il disco verde da Roma, una volta entrato nella lista ristretta, il progetto sulle Mura venete dovrà essere illustrato nel dossier di candidatura da presentare a Parigi il prossimo anno.

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