Boato nella notte a Clusone
Sull'Altopiano è di nuovo giallo

Un boato molto forte, seguito da un bagliore, ma nessuna spiegazione. E' un giallo non ancora chiarito a Clusone l'episodio accaduto martedì, quando numerosi residenti, concentrati in particolare nella zona di via Gorizia, hanno udito il fragore di uno scoppio.

Un boato molto forte, seguito secondo alcuni da un bagliore, ma nessuna precisa spiegazione. E' un giallo non ancora chiarito a Clusone l'episodio accaduto attorno alle 23.30 di martedì 24 settembre, quando numerosi residenti, concentrati in particolare nella zona di via Gorizia, hanno udito il fragore di uno scoppio.

“C'è stato un forte boato - conferma Romina Percassi, residente nella zona – sicuramente non usuale e non certo riconducibile ad un petardo o simili. Abbiamo pensato si trattasse di un grave incidente e ci aspettavamo di udire poco dopo le sirene dei mezzi di soccorso”. Sirene che invece non sono arrivate, semplicemente perché a Vigili del Fuoco, Carabinieri e Vigilanza Urbana non è arrivata nessuna richiesta di aiuto.

“Non risulta assolutamente nulla“, hanno ribadito anche nel pomeriggio i militari in servizio nella caserma di via Venezia, facendo eco ad analoga constatazione dei Vigili. La curiosità, rilanciata attraverso siti d'informazione locale e social networks, ha fatto il paio con lo scetticismo di alcuni, anche se è difficile parlare di suggestione.

“Almeno una trentina di persone – conferma Romina Percassi – hanno udito l'esplosione e ad una vicina sono tremati anche i vetri. C'era anche nell'aria odore di gas.”. Resta l'anomalo concentrarsi delle segnalazioni in via Gorizia, posta non lontano dall'area denominata Collina Verde. Non lontano da qui negli ultimi anni si è concentrato un fenomeno microsismico, acuitosi fra il 2009 e il 2010. E' intervenuto anche il Cnr con studi approfonditi, riguardo la cosidetta faglia di Clusone in cui le masse rocciose sotterranee imbevute d'acqua darebbero origine a “brontolii” con la complicità dell'attrazione esercitata dalla Luna.

“Le prime segnalazioni del 2001 – conferma il geologo Daniele Ravagnani - arrivarono proprio dalla non lontana Villa Barbarigo. Sicuramente il fenomeno sismico può generare boati improvvisi e anomali, ma è da escludere la presenza di bagliori o fenomeni luminosi. Restando al campo fisico potrebbe trattarsi di un fulmine globulare, che sparisce emettendo energia sonora. Ma è un'ipotesi molto remota”.

Qualcuno ha ipotizzato anche la caduta di un meteorite “Per uno studioso – conclude Ravagnani - il sogno di una vita è quello di rintracciare un corpo celeste”. Ipotesi suggestive, è vero, ma appena lo scorso febbraio una “tempesta” di meteoriti colpì alcune cittadine russe, causando addirittura mille feriti. Sottoterra o in cielo è meglio tenere gli occhi aperti.

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