Agenzie di viaggio contro Ryanair
E l'incontro diventa un processo

Era iniziata con la solita pioggia di numeri autocelebrativi: è finita con Ryanair nel mirino di tour operator e agenzie di viaggio. Il debutto bergamasco di John F. Alborante – studi al «Lussana» – come responsabile vendite e marketing è stato di quelli tesi.

Era iniziata con la solita pioggia di numeri autocelebrativi: è finita con Ryanair nel mirino dei tour operator e delle agenzie di viaggio. Il debutto bergamasco di John F. Alborante – studi al «Lussana» e casa ad Arcene – come responsabile vendite e marketing per l'Italia della compagnia irlandese è stato di quelli tesi.

Tutta colpa del «muro di questi anni», come l'ha definito la platea, ovvero l'atteggiamento (eufemisticamente) poco disponibile nei confronti degli operatori del settore, che hanno subito pesanti perdite di mercato dall'avvento degli irlandesi volanti. Operando on line hanno letteralmente tagliato fuori dal gioco ogni intermediazione, in primis le agenzie di viaggio.
<+titolino>Un misterioso fax e un avverbio

A buttare benzina sul fuoco ci ha poi pensato un misterioso fax arrivato nei giorni scorsi che, citando una frase del patron Michael O'Leary («Ryanair apre alle agenzie di viaggio»), ha convinto molti degli operatori presenti a «No frills» a riempire la sala.

La paternità dell'invito è però tuttora sconosciuta, e il povero Alborante si è così trovato nel mezzo di un fuoco di fila. E non ha potuto fare altro che ripetere quanto recentemente detto sempre da O'Leary, ovvero aprire «a quelle agenzie di viaggio che vogliono lavorare professionalmente con noi». L'incontro è diventato un processo.

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