Roncalli e Wojtyla santi insieme
Il 27 aprile la canonizzazione

Il 27 aprile 2014, prima domenica dopo Pasqua, come da previsione, Papa Francesco canonizzerà - in una cerimonia comunitaria unica - Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. A Roma sono previste decine di migliaia di pellegrini polacchi e bergamaschi.

Il 27 aprile 2014, prima domenica dopo Pasqua, come da previsione, Papa Francesco canonizzerà - in una cerimonia comunitaria unica - Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. A Roma sono previste decine di migliaia di persone e pellegrini polacchi e bergamaschi.

L'annuncio è stato dato direttamente da Papa Francesco durante il concistoro dei cardinali svoltosi in Vaticano.

Arrivano così a compimento insieme le storie di santità di due Papi che Bergoglio ha voluto riunire anche nell'immaginario dei cattolici, col decreto di canonizzazione firmato il 5 luglio scorso. La data è dunque già ipotizzata nei giorni scorsi: il 27 aprile 2014, domenica della Divina Misericordia.

Morto nel giugno 1963 e dichiarato beato il 3 settembre 2000 da Giovanni Paolo II, Papa Roncalli ha visto il suo decreto di canonizzazione firmato da Francesco secondo la procedura «ex certa scientia» e prescindendo dal riconoscimento della veridicità di un secondo miracolo. Segno forte, quello di Bergoglio, che mostra di guardare a Giovanni XXIII, il Papa della pace, come a una delle sue figure ispiratrici.

Il 27 aprile 2014 è gradita anche in Polonia perché ormai successiva alle durezze dell'inverno (è stata per questo accantonata l'ipotesi dell'8 dicembre) e perché il 27 aprile ricorre il 75° compleanno del cardinale di Cracovia Stanislao Dziwisz, storico segretario di papa Wojtyla. L'altra data precedentemente ipotizzata, quella del 20 ottobre prossimo, sarebbe stata invece troppo ravvicinata per organizzare bene il tutto, mentre la festa di Cristo Re, il 24 novembre, ha già in programma la messa solenne per la chiusura dell'Anno della Fede.

Quella di Giovanni Paolo II, a soli nove anni dalla morte, è anche una delle canonizzazioni più veloci della storia. Bisogna andare indietro al 1231 per vedere un Antonio da Padova acclamato santo a furor di popolo appena un mese dopo la morte. Il "santo subito" gridato dai fedeli in Piazza San Pietro ai funerali di Wojtyla nell'aprile 2005 ha avuto sicuramente soddisfazione, già con la beatificazione ratificata da Benedetto XVI il primo maggio di due anni fa. L'ultimo passo per la santità è stato il riconoscimento del secondo miracolo, la guarigione ritenuta inspiegabile di una donna del Costa Rica da un grave ictus cerebrale emorragico, avvenuta la sera stessa della beatificazione.

Storia del tutto diversa quella della canonizzazione di Roncalli, il "Papa buono", il Pontefice del Concilio, voluta con decisione autonoma da Bergoglio che ha fatto percorrere un canale "privilegiato" per la santità, senza la necessità di individuare e riconoscere un secondo miracolo. Morto nel giugno 1963 e dichiarato beato il 3 settembre 2000 da Giovanni Paolo II, papa Roncalli ha visto il suo decreto di canonizzazione firmato da Francesco secondo la procedura "ex certa scientia" e prescindendo dal riconoscimento della veridicità di un secondo miracolo. Segno forte, quello di Bergoglio, che mostra di guardare a Giovanni XXIII, il Papa della pace, come a una delle sue figure ispiratrici.

"Giovanni XXIII è un pò la figura del prete di campagna, il prete che ama ognuno dei fedeli, che sa curare i fedeli e questo lo ha fatto da vescovo, come nunzio", ha detto papa Francesco ai giornalisti durante il viaggio di ritorno da Rio. "Fare la cerimonia di canonizzazione tutti e due insieme credo che sia un messaggio alla Chiesa - ha detto ancora il Papa -: questi due sono bravi, sono bravi, sono due bravi". Al Concistoro hanno preso parte parteciperanno i cardinali residenti a Roma e quelli presenti in città.

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