Cavalli arabi da tutto il mondo
Ma la star è «made in Bergamo»

C'erano cavalli arabi da tutto il mondo, veri e propri campioni. Ma la vera star della manifestazione, che si è tenuta nel weekend al Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, era «made in Bergamo». Un cavallo tempestato con la bellezza di 538 mila carati di pietre.

Il quadrupede è stato realizzato per la Ong Africa Tremila dal gemmologo bergamasco Robi Spagnolo. È tempestato di migliaia di agate, corniole, calcedoni, disapri, occhi di tigre. Gli occhi invece sono la parte più preziosa, in diamanti neri.

Occhi che - spiega Spagnolo - rappresentano lo specchio dell'Africa, dove l'associazione ha avviato da tempo progetti che vanno dal Kenya al Malawi all'Eritrea (passando anche per l'India, dove è stato realizzato un ospedale per i profughi).

«Stanno defraudando l'Africa di tutto quello che di prezioso ha - dice Robi Spagnolo -. Ma non riusciranno a portare via quello che di più prezioso l'Africa ha, il tempo. Il nostro cavallo vuole essere un invito a imparare a gestire le vita, cavalcando il tempo e non facendosi cavalcare, trascinare, consumare».

La statua è stata realizzata partendo da una base in ecoplastica di Animal Art e ha richiesto centinaia di ore di lavoro. Il cavallo ha già portato il suo messaggio di solidarietà con l'Africa in giro per il mondo: da Chicago a Singapore, poi a Hong Kong. Da qui è stato fatto rientrare appositamente per la manifestazione di Valeggio.

Una tre giorni che ha visto la partecipazione anche di sultani, sceicchi e califfi. Al galà, con 550 persone, era presente anche Katia Ricciarelli: 120 cavalli di razza purissima hanno sfilato davanti a quello di Africa Tremila. La gara si è svolta sabato: 120 chilometri con 64 cavalli in gara provenienti da 14 nazioni; alla traguardo sono arrivati in 43.