Nasce «Sant'Alessandro»
settimanale online della diocesi

Un luogo di dialogo e condivisione rivolto a quanti desiderano leggere e capire da credenti gli avvenimenti e i cambiamenti della società e della Chiesa: prende il via giovedì il nuovo settimanale online «Sant'Alessandro», diretto da monsignor Alberto Carrara.

Un luogo di dialogo e condivisione rivolto a quanti desiderano leggere e capire da credenti gli avvenimenti e i cambiamenti della società e della Chiesa, ma aperto anche a quanti, pur da posizioni diverse, sono interessati ad un confronto con il mondo ecclesiale: prende il via giovedì il nuovo settimanale online «Sant'Alessandro», diretto da monsignor Alberto Carrara.

Il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi ricorda che «l'idea di un settimanale diocesano non è nuova: è una grande tradizione della Chiesa italiana. È l'espressione della comunità cristiana che interpreta se stessa con i criteri che le sono propri: della fede, dell'evangelizzazione, della mediazione culturale del vangelo».

A Bergamo, prosegue il vescovo, «c'è sempre stata una realtà diversa: esiste questa originalità di assoluto rilievo rappresentata da L'Eco di Bergamo, espressione dell'attenzione della Chiesa alla vita della comunità nel senso più ampio. Non dobbiamo però dimenticare - prosegue monsignor Beschi - che anche la storia della nostra diocesi è contrassegnata da diverse iniziative di questo genere. Oggi vogliamo riprenderle e partire da un'esigenza: avere uno spazio caratteristico della comunità cristiana in cui, con la cadenza più ampia di quella quotidiana, si possa informare, ma soprattutto riflettere sui temi propri della Chiesa e sui temi del rapporto fra Chiesa e mondo di tutti».

Questa iniziativa, rimarca il vescovo di Bergamo, «assume una connotazione particolare perché non avviene attraverso un giornale di carta, ma attraverso il mondo di Internet, con una comunicazione immediata a cui tutti possono accedere. È uno spazio di riflessione segnato da questo nuovo mezzo. Tra gli intendimenti che ci proponiamo c'è la possibilità di interloquire con le nuove generazioni e aprire luoghi di dialogo con coloro che leggeranno le proposte di questo settimanale: proposte e raccolta di risposte, caratteristica primaria di questi media».

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