Consiglieri e patrimonio
Sotto la lente la famiglia allargata

Non solo il coniuge e i figli, ma anche padre, madre, nonni, nipoti, fratelli e sorelle. È una «famiglia allargata» quella che il legislatore ha preso in considerazione per le verifiche sulla situazione patrimoniale e i redditi dei consiglieri comunali.

Non solo il coniuge e i figli, ma anche padre, madre, nonni, nipoti, fratelli e sorelle. È una «famiglia allargata» quella che il legislatore ha preso in considerazione per le verifiche sulla situazione patrimoniale e i redditi dei consiglieri comunali.

Le recenti modifiche legislative hanno imposto una rettifica al regolamento approvato solo sei mesi fa e tornato venerdì sera 4 ottobre sui banchi della prima commissione. Risultato: se la decisione degli stessi commissari verrà confermata in Consiglio, gli eletti a Palafrizzoni dovranno presentare i dati riguardanti tutti i parenti fino al secondo grado.

«Si tratta - ha spiegato Giacoma Giaccone dirigente del settore Affari istituzionali - delle modifiche apportate dalle norme subentrate subito dopo l'approvazione del regolamento lo scorso marzo. Oltre agli obblighi riguardanti i congiunti, altri aggiustamenti hanno stabilito l'abrogazione delle disposizioni sulla situazione finanziaria: non bisognerà più segnalare il possesso di titoli e valori mobiliari, mentre andranno dichiarati ulteriori incarichi nel caso in cui prevedano compensi finanziati con fondi pubblici. Sono state, infine, ridotte le sanzioni, ora da un minimo di 500 a un massimo di 10 mila euro».

Come l'hanno presa i diretti interessati? Non benissimo. Il provvedimento è passato infatti con i soli 3 voti di Nadia Ghisalberti, Vittorio Grossi e Fausto Amorino, mentre gli altri commissari si sono tutti astenuti.

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