Filago: «Motocross selvaggio?
Spazi zero, ci vuole una pista»

Il presidente del Moto Club Fermi Racing Team di Filago, Giovanni Paris, dopo le proteste sollevate da cittadini in questa estate contro il motocross selvaggio nel Parco del Brembo, ha deciso di scendere in campo e dire anche la sua a difesa di questo sport «sporco», ma pulito.

Il presidente del Moto Club Fermi Racing Team di Filago, Giovanni Paris, dopo le proteste sollevate da cittadini in questa estate contro il motocross selvaggio nel Parco del Brembo, ha deciso di scendere in campo e dire anche la sua a difesa di questo sport «sporco», ma pulito.

«Non siamo solo "brutti e cattivi" come la maggior parte della gente dipinge noi del motocross - evidenzia Paris, da anni è alla guida del Moto Club Fermi di Filago, che oggi conta 50 soci -, ma persone che vogliono praticare questa passione sportiva tranquillamente, una passione che però ci viene negata sul nostro territorio. Se vogliamo fare motocross dobbiamo recarci fuori dalla provincia di Bergamo, perché qui non esiste una pista da motocross».

«Possibile che solo nella Bergamasca non si possa realizzare una pista di motocross evitando a questi sportivi spese non indifferenti, ma soprattutto tenere sul territorio una risorsa che è pure economica?». Per recarsi a una pista uno deve avere anche il carrello per il trasporto della moto e poi pagare la pista.

Qualche anno fa ho chiesto all'amministratore delegato della discarica di Madone il permesso di utilizzarla come pista di motocross, ma mi è stato detto di no perché ancora attiva. Ora ho saputo che la discarica non produce più gas, ma solo del liquido che viene raccolto e smaltito. Quest'area potrebbe benissimo essere usata come pista».

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