Test del dna sull'omicida di Lodi
«Non è lui l'assassino di Yara»

Andrea Pizzocolo, il quarantunenne ragioniere killer di Arese (Milano) arrestato l'8 settembre scorso con l'accusa di aver ucciso una escort di 18 anni nel Lodigiano, non ha nulla a che vedere con la morte di Yara Gambirasio.

Andrea Pizzocolo, il quarantunenne ragioniere killer di Arese (Milano) arrestato l'8 settembre scorso con l'accusa di aver ucciso una escort di 18 anni nel Lodigiano, non ha nulla a che vedere con la morte di Yara Gambirasio.

Il suo profilo genetico è stato messo a confronto con le tracce biologiche trovate sui leggings e sugli slip della tredicenne di Brembate Sopra e l'esito dell'accertamento, eseguito dalla polizia scientifica di Roma, è stato comunicato agli inquirenti alla fine della scorsa settimana. «L'esito è negativo», ha confermato il procuratore capo di Lodi, Vincenzo Russo.

Il pm Letizia Ruggeri, titolare dell'inchiesta sull'omicidio di Yara, aveva disposto la comparazione del profilo genetico di Pizzocolo con quello del presunto assassino della tredicenne di Brembate Sopra. È stato l'ennesimo scrupolo di un'indagine complessa, che ha già macinato 18 mila campioni di dna, mentre ora scatteranno gli interrogatori per circa 500 persone.

Si tratta di coloro che sono emigrati negli ultimi anni da Gorno, il paese di Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999, che - secondo le risultanze genetiche - sarebbe il padre naturale di «Ignoto 1», e cioè l'assassino. In Procura a Bergamo regnava già un certo scetticismo sulla possibilità che il ragioniere di Arese potesse aver ucciso la ragazzina di Brembate Sopra. Le similitudini tra i due omicidi si fermavano infatti a un paio di elementi: entrambe le vittime erano molto giovani ed state abbandonate in un campo.

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