I medici di base obbligati a vaccinare
Respinto il ricorso di un bergamasco

Il medico di famiglia non può rifiutarsi di effettuare le vaccinazioni antinfluenzali. È quanto ha stabilito il Tar del Lazio con una sentenza che ha respinto il ricorso di un medico di famiglia di Bergamo, a cui l'Asl aveva ingiunto di procedere con la campagna vaccinale.

Il medico di famiglia non può rifiutarsi di effettuare le vaccinazioni antinfluenzali. È quanto ha stabilito il Tar del Lazio con una sentenza che ha respinto il ricorso di un medico di famiglia di Bergamo, a cui l'Asl aveva ingiunto di procedere con la campagna vaccinale.

A riferirlo è il Sole 24 ore Sanità. Il medico, per evitare sanzioni, aveva praticato le vaccinazioni, ma aveva comunque intrapreso un'azione giudiziaria, ritenendo che, il fatto che sia l'Asl e non il dottore a decidere, lo riduce a mero esecutore di una condotta terapeutica predeterminata dall'azienda, restandogli preclusa qualsiasi valutazione sia sul tipo di farmaco da impiegare che sull'opportunità di procedere alla vaccinazione.

Ciò, secondo il medico bergamasco, si tradurrebbe in una limitazione e in un condizionamento nella scelta terapeutica, atteso che il medico è costretto a escludere quelle condotte che, pur accreditate dal punto di vista scientifico, sono incompatibili con "i livelli programmati di spesa". Ma il Tar ha bocciato la tesi, sostenendo che non può ritenersi che l'attività che il medico svolge sul paziente sia compromessa da altri compiti, che possono essere accollati nell'ambito dell'organizzazione sanitaria, che può giovarsi dei medici di medicina generale per ovviare al diffondersi di patologie contagiose.

I livelli programmati di spesa, secondo i giudici, sarebbero riferibili all'incidenza delle spese relative alla quotidiana attività di diagnosi e cure, e non si possono estendere alla somministrazione di vaccini nell'ambito di campagne.

"Il principio della sentenza è ineccepibile - commenta Guido Marinoni, segretario provinciale della Fimmg di Bergamo -. Il contratto di categoria dei medici di base prevede che il medico di base deve partecipare alla campagna vaccinale della Asl, da cui non può chiamarsi fuori. L'autonomia del medico sta nel dire al paziente quale vaccino fare, o dirgli di non vaccinarsi perché nelle sue condizioni non è opportuno".

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