Yara e la pista del pedofilo
Scende in campo l'Interpol

Anche l'Interpol entrerà in campo sul caso Yara per appurare se in Francia esiste davvero un Lorenzo B., 50 anni, in carcere Oltralpe per pedofilia, e se quest'ultimo ha qualcosa a che fare con un suo omonimo, residente a Padova, con precedenti per pedofilia.

Anche l'Interpol entrerà in campo per appurare se in Francia esiste davvero un tale Lorenzo B., di 50 anni, in carcere Oltralpe per pedofilia, e se quest'ultimo ha qualcosa a che fare con un suo omonimo, tale Lorenzo B., pure cinquantenne, realmente esistente e residente a Padova, con precedenti per pedofilia.

Al padovano gli inquirenti intendono ora prelevare un campione di Dna per confrontarlo con la traccia genetica trovata sui vestiti di Yara e appartenente a «ignoto 1», il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni.

In realtà gli stessi inquirenti, bergamaschi e padovani, si dicono scettici su questa pista della pedofilia e il confronto del Dna sarebbe soltanto uno scrupolo, a fronte tra l'altro degli oltre 18 mila analoghi confronti già effettuati negli ultimi anni.

La vicenda è nata da quanto raccontato dalla madre di una ragazzina bergamasca alla quale, nel 2011, qualcuno «rubò» il profilo di Facebook, pubblicandovi foto di Yara e facendo così intendere una presunta amicizia tra le due ragazzine.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 12 ottobre

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